ASIA/FILIPPINE – Si allarga nella comunità cattolica la campagna anti-divorzio

filippine famigliaManila (Agenzia Fides) – Oltre 77 organizzazioni cattoliche in tutto il paese hanno espresso la loro forte opposizione al disegno di legge sul divorzio nelle Filippine (identificato come House Bill 7303). Come appreso dall’Agenzia Fides, un forum di movimenti cattolici ha redatto un documento intitolato “No al divorzio: è incostituzionale, è contrario alla fede cristiana ed è anti-famiglia e anti-bambini”, diffondendolo in scuole, comunità parrocchie, associazioni.

La Costituzione filippina (articolo XV, sezione 2) afferma che “il matrimonio, in quanto istituzione sociale inviolabile, è il fondamento della famiglia e deve essere protetto dallo Stato”. Lo Stato, si osserva nel documento inviato a Fides, “ha il compito di proteggere piuttosto che di indebolire il matrimonio come istituzione sociale”.

Inoltre, notano le associazioni, il divorzio viola la dottrina cristiana sulla santità e indissolubilità del matrimonio: “Le nostre leggi attuali consentono già che il matrimonio sia dichiarato nullo o annullabile.

L’annullamento è consentito in determinate circostanze. Con l’annullamento, si certifica che non esiste un matrimonio valido, a causa di una incapacità psicologica dei coniugi a svolgere e tenere fede agli obblighi matrimoniali; condizione, questa, che esisteva anche al momento del matrimonio.

Nel divorzio, all’inizio c’è un matrimonio valido, ma a causa di una o più ragioni sopravvenute, il matrimonio si dissolve”, spiega a Fides detto Rey Cordero, membro del Movimento per la Famiglia Cristiana.

“Il matrimonio non è un semplice contratto, ma è un sacramento, è un’alleanza di fronte a Dio. È un’unione sacra tra uomo, donna e Dio per stabilire una famiglia”, aggiunge.

“Il divorzio non risolve i problemi, rompe le famiglie. I bambini sono le vittime di ogni divorzio. Soffriranno di più dei genitori. La separazione dei genitori infligge un persistente impatto emotivo, psicologico sui bambini, che spesso portano nelle loro vite adulte”, rileva Maria Clara Castro, laica cattolica di Cebu (Filippine centrali ), della Comunità carismatica cattolica del Sacro Cuore.

“Il divorzio ha un tremendo effetto sulla tranquillità e sulla felicità di tutta la famiglia” aggiunge. Inoltre “il virus del divorzio potrebbe essere trasmesso dai genitori ai loro figli che, una volta sposati, potranno scegliere il divorzio come facile via d’uscita in caso di crisi coniugali. Così si distrugge la famiglia e la fibra morale della nostra società nel suo complesso”, afferma Castro.

La Camera dei Rappresentanti ha concluso e approvato la terza e ultima lettura della legge , prima della Settimana Santa. Il disegno di legge sarà inviato al Senato che potrebbe discuterlo nel prossimo mese di agosto.

Tuttavia, diversi senatori hanno già detto che non intendono approvarlo. Anche il presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, ha espresso il suo disappunto per il disegno di legge, notando che si tratta di un provvedimento “nocivo per i bambini”, ma ha anche detto che lascerà al Congresso la responsabilità di esprimersi e di decidere in merito.

I movimenti pro-famiglia sperano che Duterte ponga un veto e non firmi le legge, in caso fosse approvata dal Parlamento. In questa fase la Conferenza episcopale delle Filippine e diversi sacerdoti hanno sollecitato i legislatori a respingere la legge sul divorzio. (SD) (Agenzia Fides 7/4/2018)