Battezzato il figlio di Nichi Vendola

Vendola, marito e figlioTobia, il figlio di Nichi Vendola, che ha circa sette mesi, nato grazie all’utero in affitto in America, perché in Italia questo tipo di tecnica non è permessa, dal seme del padre, il compagno dello stesso Vendola, Eddy Testa, e da una donna americana di 29 anni, è stato battezzato sabato scorso nella chiesa di San Michele a Suio. Alla cerimonia, che si è svolta in forma strettamente privata nella chiesa della frazione termale di Castelforte (Latina), erano presenti poche persone e ovviamente il compagno di Vendola, Eddy Testa, originario di Castelforte.

La famiglia dell’ex governatore della Puglia ha scelto di vivere momentaneamente a Castelforte, luogo lontano dai riflettori. Una scelta la loro che aveva provocato forti polemiche.

Il nuovo vescovo della diocesi di Gaeta, dalla quale dipende Latina, ha affermato di non avere avuto nulla da obiettare: «Mi era stato chiesto il permesso, non ho trovato nulla da ridire perché in linea con quello che dice papa Francesco, ovvero di non creare nuovi atei.

Il Codice di Diritto Canonico, tra l’altro, come prevede l’accoglienza per i divorziati lo fa anche per situazioni del genere e la prima cosa è quella di tutelare i bambini».

Fonte: Famiglia Cristiana

 

Nostro commento

Nulla da dire sul battesimo, giustissimo: quella creatura qualcuno deve ben proteggerla e l’unico può essere il Padreterno. Però è curioso che una volta essere figli di N.N. era una vergogna, tant’è che a un certo punto sui documenti hanno tolto i riferimenti al padre e alla madre per rispetto della privacy. Ora invece i figli di genitori ignoti li costruiscono in provetta .

Poi, se ad un bambino appena nato muore la madre tutti ci strappiamo le vesti e lo compatiamo come il più grande sventurato, invece i mancanti di madre (o di padre, in caso di lesbiche) sono la gioia delle coppie gay. C’è qualcosa che non torna…