Brescello: il parroco benedice gli argini col Crocifisso di “Don Camillo”

Farà sorridere qualcuno, e stizzire qualche malpancista, ma nel paese di Brescello, quello famoso proprio per le avventure di Don Camillo di Guareschi, il parroco (vero) don Evandro Gherardi ha voluto “emulare” il suo predecessore letterario portando in processione proprio quel grande Cristo crocifisso fino agli argini del Po per chiedere al buon Dio una grazia: la solidità dell’argine. Una necessità vitale per gli abitanti di quella zona.

A riportare la notizia tra i primi Repubblica Bologna (18 novembre) che ha anche fornito diverse foto tanto della piena quanto della processione, raccogliendo un breve commento dal sacerdote che ha spiegato come questo sia un modo “per pregare per le vittime delle alluvioni – ha spiegato don Gherardi – e chiedere la protezione di Dio per la piena che sta interessando le nostre zone e ci preoccupa”.

 

“Questi disastri naturali – ha spiegato ancora il parroco di Brescello – sono colpa anche dell’uomo che sfrutta eccessivamente e in maniera sbagliata il territorio”. Presente alla processione anche il sindaco di Brescello – Marcello Coffrini – e le autorità locali.

 

Il livello del fiume Po, dopo la cerimonia è sceso. Ci piace pensare che sia merito del ‘Cristo parlante’ e della fede dei parrocchiani che in quella invocazione semplice e potente che Gesù stesso c’ha insegnato: “dacci oggi il nostro pane quotidiano” hanno scelto di affidarsi totalmente al Signore.

 

Noi il “Cristo parlante” di Brescello ce lo ricordiamo così, quando Don Camillo, lo portò presso l’argine perché la sua benedizione preservasse i campi e le case dalla piena del “Grande Fiume”.

 

Fonte: Aleteia