Matrimonio? Indissolubile. E quello tra gay non esiste. Il card. Ruini non nutre nemmeno un dubbio

Mons. Camillo RuiniIn un’ampia e articolata intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera, il cardinale Camillo Ruini, ex presidente della Conferenza Episcopale Italiana, precisa diverse questioni spinose. Anzitutto la questione del matrimonio e del divorzio, dicendo: «Se il matrimonio rimane indissolubile, e quindi continua a esistere, contrarre un nuovo matrimonio sarebbe un caso di bigamia; e avere rapporti sessuali con altre persone sarebbe un adulterio.

Non si può pretendere che il matrimonio sia indissolubile e che ci si possa comportare come se non lo fosse».

Quindi la questione delle coppie omosessuali con questo significativo scambio di battute:

«Su questo punto mi sono espresso al tempo dei Dico, e non ho cambiato parere. È giusto tutelare i diritti di tutti; ma i veri diritti, non i diritti immaginari. Se c’è qualche diritto attualmente non tutelato che è giusto tutelare, e ne dubito, per farlo non c’è bisogno di riconoscere le coppie come tali; basta affermare i diritti dei singoli. Mi pare l’unico modo per non imboccare la strada che porta al matrimonio tra coppie dello stesso sesso».

Ma in Italia si parla di unioni civili, non di matrimonio. «Se il contenuto è molto simile, serve poco cambiare il nome del contenitore».

Cosa pensa di Marino che a Roma registra le nozze gay? «Un sindaco ha il diritto di sostenere le proprie posizioni, ma non può per questo violare le leggi dello Stato».

Ci sarà anche in Italia un movimento di protesta? «Nessuno può escluderlo. In Francia il movimento “Manif pour tous” non è certo stato organizzato dalla Chiesa: è una forza grande e variopinta, che ha indotto il governo a essere più prudente».

 

 dal «Corriere della Sera»