Parapsicologia: verità o inganno?

L’Osservatore Romano ha reso noto che con decreto del 13 giugno il Vaticano ha riconosciuto giuridicamente l’Associazione internazionale degli esorcisti (Aie). Fu Padre Amorth, religioso della Società di San Paolo, ad avere negli anni Ottanta l’idea di riunire gli esorcisti italiani in una associazione che si costituì nel 1991 e poi si estese ad altri Paesi, si legge sul quotidiano della Santa Sede.

Dal 2012 presidente è Padre Bamonte. L’Aie conta circa 250 esorcisti in 30 nazioni.

 

Messaggio del Presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti Padre Francesco Bamonte ai Confratelli Esorcisti e Ausiliari

 

Carissimi Confratelli Esorcisti e voi tutti Ausiliari,

nell’editoriale di questo numero 60 della nostra Lettera Circolare, desidero soffermarmi diffusamente sui gravissimi danni pastorali provocati dalla cosiddetta “parapsicologia”.

Come sappiamo, fuori del mondo naturale, che conosciamo per mezzo dei sensi, su un piano completamente diverso esiste un altro mondo, che è oltre la nostra dimensione spazio-temporale, “popolato” di creature intelligenti, buone o cattive, angeli o demoni, in comunicazione reale, intima e misteriosa con noi.

In relazione a noi, costituisce il mondo del preternaturale.

Per questo chiamiamo preternaturali (cioè extranaturali rispetto a noi) i fenomeni dovuti all’intervento degli angeli o dei demoni sull’uomo o sulla materia e classifichiamo come fenomeni naturali i fatti che si producono, secondo le ordinarie leggi della natura, tra gli uomini.

Il preternaturale – in relazione agli uomini – è costituito da ciò che è proprio e naturale negli angeli buoni o cattivi.

I fenomeni preternaturali, dunque, non sono “fatti soprannaturali” (come ad es. i miracoli), ma fatti entitativamente naturali, perché non sorpassano le forze naturali di un essere creato, ma solo quelle di qualche altra natura (per esempio quella dell’uomo, ma non sorpassano quella degli angeli o dei demoni).

In breve, dobbiamo dire che qualunque sia la natura del fenomeno prodotto dagli spiriti demoniaci, non sorpasserà mai l’ordine puramente naturale.

I demoni non possono fare dei miracoli, dal momento che questi eccedono per definizione le forze di ogni natura creata e creabile.

Siccome, però, le possibilità della natura angelica vanno al di là delle forze naturali umane, i demoni possono fare cose che all’uomo sembrano prodigiose perché sorpassano le sue forze e le sue conoscenze naturali.

Questi pseudo-prodigi pongono quindi il problema del loro discernimento, in relazione al fenomeni naturali e soprannaturali.

Fatta questa premessa, passo a segnalare il fatto, assai grave e deplorevole, della presenza nelle facoltà teologiche di alcuni Paesi, di corsi di cosiddetta “parapsicologia”.

Usando il metodo delle scienze sperimentali si propone di studiare fenomeni fuori dal normale, quali ad esempio la cosiddetta telepatia, la chiaroveggenza, percezioni extrasensoriali, telecinesi, fantasmi, levitazione, le esperienze extracorporee, lo spiritismo, ecc.

La comunità scientifica mondiale concorda nell’affermare la mancanza di valore agli studi ottenuti dalla “parapsicologia” essendo priva, sul piano scientifico, del benché minimo fondamento.

 

Alla luce della teologia (specificamente l’angelologia e la demonologia), noi sappiamo che ogni qualvolta ci si trovi di fronte a fatti, fenomeni, manifestazioni, che travalicano il confine naturale, se non provengono da Dio, provengono da Satana. Non esistono stati intermedi.

Una volta accertata la mancanza di frode o di mistificazione umana, quando accadono dei fenomeni che vanno chiaramente al di là del naturale, c’è quindi sempre alla loro origine o una presenza angelica cattiva, cioè demoniaca o una presenza angelica buona, oppure Dio stesso.

La teologia, partendo dalla parola di Dio, ha sempre saputo spiegare la vera causa dei fatti, fenomeni e manifestazioni fuori dal normale denominandoli tradizionalmente alcuni con il termine “preternaturali” altri “soprannaturali”.

Con il termine “soprannaturali” la teologia indica quelle azioni che possono essere compiute esclusivamente da Dio, ma che Egli può far giungere a noi per mediazione o intercessione della Beata Vergine Maria, degli Angeli o del Santi.

La parapsicologia invece definisce sia i fenomeni preternaturali sia quelli soprannaturali con il termine “paranormali” dandone una interpretazione razionalista.

Ciò ha comportato un grave danno pastorale a quei fedeli, che coinvolti in fenomeni preternaturali di origine diabolica, avevano bisogno del soccorso del ministero degli esorcismi, del quale sono stati ingiustamente privati, assimilando ciò che loro sperimentavano a fatti puramente naturali, quando in realtà non lo erano.

La parapsicologia, infatti, riduce erroneamente il piano preternaturale e quello soprannaturale a quello naturale, pretendendo di spiegare tutti i fenomeni fuori dal normale in termini naturali, quasi che l’unica spiegazione sia da ricercarsi sempre a un livello puramente “umano”, escludendo a priori l’intervento diretto di Dio o di Satana nella vita dell’uomo.

L’unica spiegazione data è sempre semplicemente umana e naturale.

I danni della parapsicologia sono stati assai gravi in molti Paesi, in particolare ad esempio in Brasile, dove ha operato per molti anni e ancora oggi opera, anche se con minor seguito, un sacerdote che ha condizionato fortemente una parte del clero brasiliano fuorviandolo completamente nel discernimento di certi fenomeni.

Ci sono ancora oggi facoltà teologiche dove la parapsicologia è insegnata sin dagli anni del seminario ai futuri sacerdoti.

Ad essi viene insegnata la menzogna che la mente umana e l’inconscio sono in grado di andare oltre i loro naturali limiti, mentre in realtà l’uomo può superare i suoi limiti naturali solo sotto l’azione del demonio o di Dio, chiaramente l’azione del demonio ha sempre un fine distruttivo, anche se tale fine non emerge subito.

Dove si verificano realmente fenomeni che vanno oltre il naturale, possono essere spiegati solamente con l’azione di una realtà, che è fuori dell’uomo perché la mente umana e l’inconscio non sono in grado di andare oltre i loro naturali limiti.

Non pochi sacerdoti e persino esorcisti che hanno dato credito alla parapsicologia, hanno lasciato tante persone nella loro sofferenza e tante situazioni gravi che avevano bisogno dell’intervento dell’esorcismo, sono state consegnate a cosiddetti paragnosti, che talvolta erano psicologi, ma talvolta erano purtroppo dei medium.

 

Quali sono i rimedi che possiamo proporre?

Innanzitutto andrebbe patrocinata una valida formazione spirituale e teologica di base, a partire dagli anni dei Seminari.

Sembra urgente recuperare, nell’itinerario dei seminaristi stessi – sia diocesani sia religiosi – e negli incontri di formazione permanente del clero, da un lato tutto ciò che possa favorire una solida vita spirituale, prioritaria nel loro “iter” formativo; dall’altro studi biblici e teologici adeguati.

Coloro che sono preposti all’insegnamento teologico dovrebbero avere chiara coscienza – illuminata dalla Sacra Scrittura, dalla Tradizione e dal Magistero della Chiesa – della reale lotta tra il Figlio di Dio e il Principe di questo mondo (Gv 12, 31), e quindi della presenza attiva del Diavolo e del demoni nella vita del discepoli di Cristo, evitando di assimilare a “simbologie”, per lo più di carattere allegorico o mitologico, la funesta opera nella storia personale e comunitaria degli uomini da parte degli spiriti maligni (cf Ef 6,12), negandone di conseguenza la loro reale esistenza e attività.

Nei corsi di Teologia Dogmatica della stragrande maggioranza delle facoltà teologiche, lo studio dell’Angelologia non viene neppure sfiorato o risulta, al massimo, appena accennato.

Esistono corsi facoltativi di Angelologia, a cui, però non segue sempre un corso di Demonologia.

Inoltre i percorsi non sono sempre ispirati alla sana teologia e al Magistero della Chiesa.

 

Il corso istituzionale di Teologia Spirituale dovrebbe illustrare non solo l’azione di Dio nelle anime, ma anche l’azione degli angeli e dei demoni sulle anime.

Non dovrebbe soffermarsi, inoltre, semplicemente sull’azione “ordinaria” del demonio – che è la tentazione in tutte le sue molteplici forme – ma preoccuparsi anche, direttamente, di quei criteri di discernimento relativi all’azione “straordinaria” del demonio che troviamo descritti nelle narrazioni evangeliche degli esorcismi e nell’esperienza plurisecolare della Chiesa riguardo le manifestazioni demoniache.

Bisognerebbe inoltre, in tali corsi teologici, riproporre tutta la ricchezza rappresentata dagli scritti mistici e agiografici di innumerevoli Santi, i quali hanno sperimentato una vera e propria lotta contro Satana, nelle sue varie manifestazioni, non solo sul piano ordinario, ma anche sino alle vessazioni e persino, talvolta, fino alle possessioni diaboliche.

Infine, nei corsi di Teologia Morale, non dovrebbe essere esclusa la sezione relativa ai peccati contro la fede, riguardante tutto l’ampio ventaglio rappresentato dalle pratiche magiche e occulte, come anche il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda ai numeri 2115-2116-2117 commentando il Primo Comandamento.

 

Tante persone, anche cattoliche, ricorrono alle diverse forme di divinazione; frequentano maghi e cartomanti; credono nell’oroscopo; fanno uso di amuleti e talismani; pretendono di evocare i morti (spiritismo); chiedono rituali per ottenere determinati effetti o per danneggiare gli altri; entrano in gruppi o associazioni dove secondo i vari gradi bisogna sottoporsi a delle iniziazioni per mezzo di rituali esoterici.


Il mondo dell’occultismo è costituito da persone legate a Satana: indirettamente, per il solo fatto che volontariamente ingannano il loro prossimo, per sottrarre soldi alle loro vittime; direttamente, quando Satana e i demoni sono da essi invocati, mettendo in pratica rituali che hanno come fine il successo, una qualche influenza sul prossimo o addirittura il male degli altri.

Anche questa categoria di occultisti, tuttavia, si fa compensare spesso lautamente dai propri clienti.

Alla luce di quanto esaminato sino ad ora dobbiamo pertanto decisamente affermare che là dove ancora sussistono, vanno decisamente soppressi i corsi di parapsicologia dalle facoltà teologiche e che un esorcista non potrà mai prendere come criteri di discernimento le false teorie della parapsicologia, ma quei criteri di discernimento che gli offre la Sacra Scrittura, il Magistero della Chiesa, la sana Teologia Spirituale, il Rituale degli esorcismi, quegli autori e quei Santi che hanno dato delle indicazioni per discernere e smascherare le azioni ordinarie del demonio, sia altri Santi che hanno dato con la loro stessa vita indicazioni circa le manifestazioni diaboliche straordinarie alle quali sono stati sottoposti, sia infine l’esperienza stessa di quei sacerdoti esorcisti impegnati da anni in questo ministero svolto da essi con serietà e competenza.

 

Fonte: Cultura Cattolica