Guarigione miracolosa della Madonna di Medjugorje a S. Nicolò d’Arcidano

Si era saputo subito a S. Nicolò d’Arcidano, tutti se lo raccontavano a bassa voce, ma solo ora che la notizia è ufficiale si può parlarne apertamente. Infatti, durante la S. Messa di inaugurazione della piazza dedicata alla Regina della Pace, evento di cui abbiamo già scritto e mostrato in video, la Madonna ha guarito A.P., una signora sessantenne di Oristano che ne ha dato pubblica testimonianza sabato scorso, nella gremitissima chiesa parrocchiale, in occasione dell’incontro mensile del gruppo di preghiera mariano al quale i devoti arrivano anche dai Paesi limitrofi.

 

I fedeli erano accorsi numerosi avvertiti che, finalmente, avrebbero conosciuto la protagonista di quanto si mormorava.

Così hanno saputo che la signora era affetta da una gravissima malattia, di cui non ha fatto il nome raccontandone però i sintomi: gonfiori alle gambe con ulcerazioni profonde bisognose di continui interventi chirurgici per asportarne il pus e scongiurare la cancrena. Una situazione fisica che ha richiesto l’uso della carrozzina anche per recarsi il 21 ottobre scorso, accompagnata da due amiche, all’inaugurazione della piazza dedicata alla Madonna di Medjugorje in quel di S. Nicolò d’Arcidano. Durante la S. Messa alla signora è parso che la Madonna si muovesse dalla statua e le andasse incontro sorridendo. Umilmente ha pensato che cominciassero a non funzionare più nemmeno i suoi occhi,  anche se per tutto il tempo quella figura continuava a sorriderle benevolmente.

Al momento della Comunione ha desiderato riceverla proprio dal Vescovo e, non sapendo come muoversi con le sue gambe malferme, ha deciso di appoggiarsi ad alcuni paletti che la separavano dal presule e che le erano sembrati sufficientemente robusti da reggerla. Così, con grande fatica,  appoggiandosi ad un paletto dopo l’altro, è riuscita a comunicarsi e a ritornare indietro allo stesso modo.

Alla fine della Messa si è alzata in piedi e si è messa tranquillamente a camminare come tutti gli altri per ritornare a casa, finché una delle amiche le ha fatto notare che lei non poteva camminare. Solo allora A.P. si è resa conto che le gambe non le dolevano più, che avvertiva un forte calore agli arti inferiori e che si sentiva guarita. Ha poi raccontato alle amiche della fatica che aveva fatto per raggiungere il Vescovo e dell’aiuto dei paletti ma, cosa che appare incredibile anche a noi che scriviamo, l’amica le ha fatto notare che lì non c’era alcun paletto, come si può verificare anche dal filmato che abbiamo pubblicato e come testimoniano gli organizzatori dell’evento.

Rientrata a casa, con l’aiuto della madre ha potuto constatare che le gambe erano perfettamente guarite, la pelle si era richiusa e non c’erano più le cicatrici lasciate dalle piaghe e dal bisturi.

Il mattino seguente la signora doveva sottoporsi in ospedale a una di quelle dolorosissime medicazioni che le erano necessarie per scongiurare l’amputazione degli arti e non è mancata all’appuntamento. Stavolta però i tre piani li ha fatti correndo a piedi ed è piombata nella stanza del medico al massimo dell’euforia. Il sanitario, vedendola in tale allegria, l’ha avvertita che quel giorno la seduta sarebbe stata particolarmente dolorosa, invitandola a prepararsi sul lettino. In silenzio la paziente ha ubbidito, in attesa di vedere lo stupore del medico alla vista delle sue gambe perfettamente integre.

Ora la documentazione medica è stata trasmessa all’autorità religiosa, a S.E. Giovanni Dettori, Vescovo della Diocesi di Ales-Terralba che, insieme al Parroco, Don Gian Pietro Fanari, e agli altri presbiteri, ha presenziato all’inaugurazione della piazza, ha benedetto la statua e ha celebrato la S. Messa durante la quale A.P. è guarita.

Qualche giorno dopo, nell’apparizione a Mirjana del 2 novembre, la Madonna ha concluso dicendo “Pregate per i pastori, perché niente di tutto questo sarebbe possibile senza di loro”. Non possiamo che essere d’accordo, senza i sacerdoti questo miracolo non sarebbe stato possibile.

Per quanto riguarda invece S. Nicolò d’Arcidano, siamo sicuri che ne scriveremo ancora, perché sono riusciti davvero a portare Medjugorje in Sardegna.

 

Paola de Lillo

 

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