Attenzione alle bufale su Padre Pio!

Da vari anni, e soprattutto negli ultimi mesi, sempre più frequentemente si leggono in internet profezie, messaggi, ammonizioni e ogni genere di episodi incredibili attribuiti al Santo di Pietralcina. Quella più ammannita è la profezia dei tre giorni di buio, che potrebbe avere qualche fondamento visto che ne parla S. Faustina Kowalska nel suo Diario, ma che non è stata mai menzionata dal Padre.

Qualunque sprovveduto abbia un sito, o una pagina facebook, se rintraccia qualcosa che riguardi Padre Pio e che sia utile a bastonare preti e laici, lo pubblica con grande evidenza senza minimamente verificarne la fonte o l’attinenza alla spiritualità del Santo, al suo stile di scrittura e agli argomenti delle sue lettere.

Sì perché, è bene chiarirlo una volta per tutte, Padre Pio ha lasciato solo lettere, non proclami e messaggi celesti. Erano lettere indirizzate al Padre provinciale o al suo confessore, in cui riferiva dello stato della sua anima e delle sue visioni mistiche, oppure erano risposte di guida ai suoi figli spirituali, ai quali chiariva dubbi e dava consigli.

Stamani è il seguitissimo sito dei Papaboys a pubblicare in pompa magna “Le semplici e splendide parole di Gesù a Padre Pio sul mistero dell’eucarestia“. Avrebbe potuto pure esser veritiero, se non fosse che il riportato è nella forma di un messaggio di Gesù all’umanità. Come se P. Pio fosse stato un veggente che riceveva messaggi da trasmettere al mondo.

Verrebbe da porsi molte domande, che evitiamo per carità cristiana. Però le domande stamani le abbiamo poste a Stefano Campanella, direttore sia della Radio che della Tv di Padre Pio. Ovviamente ha confermato tutto quello che ora stiamo scrivendo e, dopo le sue personali verifiche, valuterà se smentire pubblicamente anche questa “bufala”.

Il suggerimento che possiamo dare ai lettori, perché gli autori di simili contraffazioni non si fanno certo dare lezioni da noi, è quello di usare il proprio discernimento prima di dare credibilità a questo tipo di informazioni, soprattutto quando non è esplicitamente indicata la fonte, che deve essere certa e autentica. Qualunque sito le pubblichi.

Paola de Lillo