Benedetto XVI – Angelus nella solennità dell’Epifania del Signore – Testo integrale

Cari fratelli e sorelle!
Scusate il ritardo. Ho ordinato quattro nuovi Vescovi nella Basilica di San Pietro e il rito è durato un po’ di più. Ma celebriamo oggi soprattutto l’Epifania del Signore, la sua manifestazione alle genti, mentre numerose Chiese Orientali, secondo il calendario Giuliano, festeggiano il Natale.

Questa leggera differenza, che fa sovrapporre i due momenti, pone in risalto che quel Bambino, nato nell’umiltà della grotta di Betlemme, è la luce del mondo, che orienta il cammino di tutti i popoli. E’ un accostamento che fa riflettere anche dal punto di vista della fede: da una parte, a Natale, davanti a Gesù, vediamo la fede di Maria, di Giuseppe e dei pastori; oggi, nell’Epifania, la fede dei tre Magi, venuti dall’Oriente per adorare il re dei Giudei.

La Vergine Maria, insieme con il suo sposo, rappresentano il “ceppo” di Israele, il “resto” preannunciato dai profeti, da cui doveva germogliare il Messia. I Magi rappresentano invece i popoli, e possiamo dire anche le civiltà, le culture, le religioni che sono, per così dire, in cammino verso Dio, alla ricerca del suo regno di pace, di giustizia, di verità e di libertà. C’è dapprima un nucleo, impersonato soprattutto da Maria, la «figlia di Sion»: un nucleo di Israele, il popolo che conosce e ha fede in quel Dio che si è rivelato ai Patriarchi e nel cammino della storia.

Questa fede raggiunge il suo compimento in Maria, nella pienezza dei tempi; in lei, «beata perché ha creduto», il Verbo si è fatto carne, Dio è «apparso» nel mondo. La fede di Maria diventa la primizia e il modello della fede della Chiesa, Popolo della Nuova Alleanza. Ma questo popolo è fin dall’inizio universale, e questo lo vediamo oggi nelle figure dei Magi, che giungono a Betlemme seguendo la luce di una stella e le indicazioni delle Sacre Scritture.

San Leone Magno afferma: «Un tempo era stata promessa ad Abramo una innumerevole discendenza che sarebbe stata generata non secondo la carne, ma nella fecondità della fede» (Discorso 3 per l’Epifania, 1: PL 54, 240). La fede di Maria può essere accostata a quella di Abramo: è il nuovo inizio della stessa promessa, dello stesso immutabile disegno di Dio, che trova ora il suo pieno compimento in Cristo Gesù.

E la luce di Cristo è così limpida e forte che rende intelligibile sia il linguaggio del cosmo, sia quello delle Scritture, così che tutti coloro che, come i Magi, sono aperti alla verità possono riconoscerla e giungere a contemplare il Salvatore del mondo. Dice ancora San Leone: «Entri, entri dunque nella famiglia dei patriarchi la grande massa delle genti … Tutti i popoli… adorino il Creatore dell’universo, e Dio sia conosciuto non solo nella Giudea, ma in tutta la terra» (ibid.).

In questa prospettiva possiamo vedere anche le Ordinazioni episcopali che ho avuto la gioia di conferire questa mattina nella Basilica di San Pietro: due dei nuovi Vescovi rimarranno al servizio della Santa Sede, e gli altri due partiranno per essere Rappresentanti Pontifici presso due Nazioni. Preghiamo per ciascuno di loro, per il loro ministero, e perché la luce di Cristo risplenda nel mondo intero.

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Dopo l’Angelus:

Cari fratelli e sorelle!

Domani le Chiese d’Oriente che seguono il calendario giuliano celebreranno il Natale del Signore: nella gioia della fede comune rivolgo ad esse il mio più cordiale augurio di pace, con uno speciale ricordo nella preghiera.

In Italia ricorre oggi la Giornata della Santa Infanzia, dedicata ai bambini che si impegnano per la diffusione del Vangelo e per aiutare concretamente i coetanei che ne hanno più bisogno. Cari bambini, vi ringrazio e vi incoraggio: portate a tutti l’amore di Dio!

Je suis heureux de saluer les pèlerins francophones et particulièrement nos frères chrétiens d’Orient qui célèbrent le Saint Noël. Je salue également ceux d’entre vous qui sont venus pour l’ordination de Monseigneur Thevenin. L’Épiphanie manifeste que le salut apporté par le Christ est pour tous. En adorant cet Enfant, c’est-à-dire en croyant qu’il est Dieu, notre Sauveur et notre Roi, recevons la mission qu’il nous confie : le faire connaître à ceux qui nous entourent. Soyons comme une étoile pour les personnes qui cherchent l’espérance et repartons de la crèche comblés de la joie de Noël ! Bonne fête à tous !

I greet all the English-speaking pilgrims present today, including the boys of the Palestrina Choir of Saint Mary’s Pro-Cathedral, Dublin, who sang this morning at the solemn Mass of the Epiphany.  At that ceremony I had the joy of conferring episcopal ordination upon four priests, including Archbishop Fortunatus Nwachukwu of Nigeria. May the new Bishops be faithful successors of the Apostles, always bearing witness to Christ, who today reveals the face of God to the nations. May the Lord bless all of you and grant you his peace!

Am heutigen Stephanustag heiße ich ganz herzlich alle deutschsprachigen Pilger und Besucher hier auf dem Petersplatz willkommen. Der heilige Stephanus sieht den Himmel offen und den Menschensohn zur Rechten Gottes stehen, so erzählt uns die Apostelgeschichte. Mit seinem Zeugnis und seinem Martyrium bestätigt er die Botschaft von der Menschwerdung Gottes. Er bezeugt, daß der Mensch, der sich Christus, dem göttlichen Wort, zuwendet, Gott selbst begegnet und durch die Kraft der Liebe verwandelt wird in Gottes neue Schöpfung hinein. Der Herr schenke euch und euren Familien in dieser Weihnachtszeit seinen Frieden und seine Freude.

Saludo a los peregrinos de lengua española que participan en esta oración mariana. En esta solemnidad de la Epifanía del Señor, a ejemplo de los Magos de oriente, invito a todos a buscar a Dios con sencillez de espíritu, sin sucumbir ante el desaliento o la crítica. Él se revela a los humildes y a los pobres de espíritu. Él no se cansa de llamar a la puerta de nuestro corazón. Encontrar a Dios es lo mejor que le puede ocurrir a un hombre. Abramos, pues, nuestra vida a la luz de su gracia y descubriremos la fuerza necesaria para edificar una sociedad cada vez más reconciliada y solidaria. Feliz domingo.

Serdecznie pozdrawiam – zgromadzonych na modlitwie Anioł Pański – Polaków. Szczególnie pozdrawiam uczestników Orszaków Trzech Króli, którzy wzorem ewangelicznych Mędrców ze Wschodu, wędrują ulicami wielu miast do duchowego Betlejem, by spotkać narodzonego Zbawiciela. Niech ta inscenizacja umocni wierzących, zbliży do Kościoła tych, którzy się od niego oddalili, pomoże znaleźć Boga tym, którzy Go szukają. Uczestnikom Orszaków i wam wszystkim z serca błogosławię.

[Saluto cordialmente i Polacchi radunati per la preghiera dell’Angelus. In modo particolare saluto i partecipanti ai cortei dei Magi i quali, sull’esempio dei Magi d’oriente citati nel Vangelo, camminano per le strade di tante città spiritualmente rivolti verso Betlemme in cerca del Salvatore. Questa rappresentazione rafforzi i credenti, avvicini alla Chiesa quanti se ne sono allontanati e aiuti coloro che cercano Dio a trovarlo. Benedico di cuore i partecipanti ai cortei e voi tutti.]

Saluto infine con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i giovani del Movimento dei Focolari provenienti da molti Paesi del mondo. Cari giovani, l’esempio della beata Chiara Badano vi aiuti nel cammino della fede! A tutti auguro una buona festa, nella luce e nella pace del Natale del Nostro Signore Gesù Cristo. Grazie! Buona festa e tanta gioia.

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