Caro Grillo ti scrivo (così ti maledico un po’)

Caro Beppe, ho letto le tue dichiarazioni, a margine delle polemiche interne al PD sui matrimoni gay. Le hai fatte dal mare, con la pancina a mollo. In mutande. Con in testa una maschera e un tubo (per l’ossigeno), e tanto sole che picchiava, nel cielo. In queste condizioni, scusami, ti permetti di dire certe cose? Ce l’hai con tua madre? Con tua moglie? Con le donne? O con tuo padre? Te lo chiedo e devi rispondere chiaramente. Perché vogliamo capire, noi potenziali elettori, cosa ti ha spinto a dire che un domani tu ti batterai perché un figlio non abbia più il sacrosanto diritto ad un padre o ad una madre.

Fonte: Libertà e Persona