«Cosa sono i cambiamenti climatici?» La colpa è dello spread.

Il video con le interviste ai giovani che ieri hanno partecipato alle manifestazioni di sensibilizzazione ai cambiamenti climatici  è stato rimosso dal quotidiano che l’aveva pubblicato, per cui ci adeguiamo e lo eliminiamo anche noi. Probabilmente la decisione è dipesa dal fatto che gli intervistati erano minorenni, però  vorremmo fare qualche osservazione. I minorenni, anche se non è questo il caso, sono capaci di mettere a soqquadro una città, di creare danni per migliaia di euro a negozianti, banche, palazzi e auto.

E non solo. Obbligano i tutori dell’ordine a schierarsi in assetto antisommossa in numero cospicuo per fronteggiarli con scudi e lanci di lacrimogeni. Non di rado qualcuno finisce all’ospedale, ma non fra i ragazzi, bensì fra le fila dei poliziotti, che sono giovani anche loro.

Però per intervistarli e capire cos’hanno nella testa occorre essere autorizzati dai genitori.

Gli intervistati di questo video dimostravano che erano lì solo a motivo di saltare la scuola, nemmeno la fatica di cercare sul web qualche informazione e farsi un’opinione personale hanno fatto.

Se fossero veramente interessati a difendere il pianeta sarebbero intellettualmente curiosi, informati, polemici.

Questi domani saranno adulti con poteri decisionali e di loro dobbiamo avere paura, non dei cambiamenti climatici che gli scienziati, quelli veri, hanno spiegato allo sfinimento che ci sono sempre stati e sempre ci saranno.

Perché dietro tutto questo c’è una regia che ha sfruttato di alcuni la passione per la protesta, che è tipicamente adolescenziale, ma anche la vacuità intellettiva di molti altri.

 

Paola de Lillo