Dagli psicofarmaci alla guarigione per mezzo della fede

E’ in uscita in questi giorni per le Edizioni Ares l’interessante libro Strappata all’abisso, che tratta un argomento di grande attualità qual è la depressione. E’ il racconto che la giornalista Milly Gualteroni fa della sua esistenza, vorticosa e tragica, rivelando chi e in quali circostanze abbia raccolto le sua domanda sofferta e l’abbia aiutata a sconfiggere quel suo male oscuro che si accompagnava ad un un’inclinazione al suicidio, già radicata nella sua famiglia.

E’ indubbio che la nostra generazione faccia continue esperienze di quel malessere della psiche che ci rende vulnerabili e incapaci di reazione di fronte a un senso della vita che ha perso colore e speranza e che ci avvolge in una nebbia dove non sono più riconoscibili i punti fermi che davano sicurezza al nostro vivere.

Quali ne siano le cause, sconosciute o individuate, la soluzione più frequente per alleviare il dolore dell’anima è il ricorso alla medicina e ai presidi che essa offre, cioé agli psicofarmaci.

Non è facile però parlare del proprio malessere, nemmeno quando finalmente è  cessato e, infatti, per raccontarlo Milly Gualteroni ha dovuto superare il suo forte senso del pudore e vincere le resistenze del suo carattere schivo e riservato per quanto concerne la sua vita privata.

Ma, soprattutto, l’autrice ha deciso di rischiare di essere fraintesa riguardo a quegli eventi misteriosi che si sono manifestati nella sua esistenza cambiandone il corso e ha accettato il pericolo che vengano giudicati come illusioni di una fantasia disturbata. Ma lei assicura che così non è.

 

Il libro, autobiografico, descrive la vita di una ragazza di antica e solida famiglia lombarda che, dopo una formazione culturale brillante e internazionale e dopo alcuni anni di insegnamento, si fa giornalista nei periodici patinati e alla moda della scintillante «Milano da bere», per venire presto travolta in quel turbinio di feste, sesso, intrighi, vanità, che la induce a respingere ogni limite come anacronistico «moralismo».

Dietro questa facciata si nasconde però una tragedia, una depressione devastante che, due volte all’anno, l’atterra, implacabile, nella ricorrenza delle date che hanno straziato la sua prima giovinezza: il suicidio, prima, del fratello maggiore, a venticinque anni, quando l’autrice era appena tredicenne, e, poi, dell’amatissimo padre, noto medico, malato di tumore.

Non c’è gioia nella «bella vita» di Milly, ma fuga dalle proprie ferite e assuefazione. La depressione la trascina in un baratro sempre più oscuro, e per tre volte tenta di scappare dalla vita. Un incubo, nascosto dietro una maschera mondana, tenuto per molti anni malamente a bada con farmaci tanto moderni quanto dannosi e inutili terapie psicologiche.

Ma quando la discesa all’inferno sembra aver raggiunto il fondo, ecco irrompere il Mistero, e questa donna razionale, che ironizza sulle superstizioni soprattutto se religiose, è come presa di mira da una serie di eventi inspiegabili, impressionanti. Una Luce inattesa che porta con sé la liberazione del corpo e dell’anima. Un’avventura che ancor oggi continua, dove fede e ricerca psicologica si intrecciano, e che la protagonista racconta qui, senza nulla nascondere e nulla aggiungere.

Per scrivere queste pagine ha vinto a fatica il riserbo naturale, il disagio di confessarsi in pubblico, per il dovere di testimoniare – specialmente a chi come lei un tempo, oggi soffre nel corpo, nella psiche, nell’anima – che una resurrezione è possibile, poiché Qualcuno attende dietro l’angolo chiunque voglia afferrare la mano che gli è tesa.

 

Milly GualteroniMilly Gualteroni (Sondrio, 1957). Dopo un diploma di High School in California e la Maturità classica nella sua città, si laurea all’università di Padova in Lingue e Letterature Straniere, specializzandosi in Glottologia. Vincitrice di ruolo, insegna Lingua e letteratura inglese. Diventa poi giornalista professionista, lavora per Gran Bazaar, L’Uomo Vogue, Chi, Cosmopolitan, Panorama e collabora ad alcuni quotidiani nazionali. Ha frequentato la Facoltà di psicologia della Cattolica di Milano, la Facoltà Teologica Cattolica di Milano e quella Valdese di Roma. Attualmente collabora ad alcuni periodici.

 

Per il lancio di questa storia, che si preannuncia anche come un antidoto contro la depressione, sarà testimonial lo scrittore Vittorio Messori, a Como, il 27 novembre prossimo (Centro Cardinal Ferrari, ore 20.45).

 

Video presentazione con l’autrice