Dai documenti desecretati emergono le responsabilità della Clinton: le peggiori dittature appoggiate dalla “democratica” Hillary

clinton-e-sauditiDai docunenti filtrati e dalle mail della Clinton, rese pubbliche da Wikileaks, risulta in modo inconfutabile che la candidata democratica è stata la persona che più di tutti nell’amministrazione Obama si è prodigata per appoggiare e finanziare le peggiori dittature, dai vincoli strettissimi che questa intrattiene con la monarchia dell’Arabia Saudita (da cui è anche cospicuamente finanziata) al sostegno attivo fornito al regime dell’Egitto, del Qatar, degli Emirati Arabi ed inoltre è risultato evidente che la stessa Hillary ha fornito armamenti al denominato Stato Islamico ed è responsabile per l’avanzata di questo gruppo terrorista in Medio Oriente.

Nel mezzo della profonda crisi etica e morale che attraversa la campagna elettorale negli Stati Uniti, il Partito Democratico ha pubblicato un video in cui ha paragonato il candidato repubblicano Donald Trump con l’ex presidente rivoluzionario Hugo Chavez, un leader democratico eletto dal suo popolo che aveva ottenuto importanti risultati nel miglioramento delle condizioni di vita della popolazione.

Questo ha suscitato l’indignazione della cancelliera venezuelana, Nency Rodriguez, che ha ripudiato l’accostamento fatto nel video e lo ha qualificato come “atroce ed infame”.

“Paragonare Trump con il el comandante Chavez è una espressione di arroganza razzista ed irrazionalità di un partito che non rispetta neppure i suoi elettori”, ha comunicato la Rodriguez.

La candidata alla Presidenza USA, che si presenta come “democratica e progressista” manifesta  una doppiezza ed un cinismo persino superiori a quelli di Barak Obama, quanto a comportamenti privi di scrupoli.

Così risulta che la stesa Hillary, con la sua Fondazione, ha racimolato finanziamenti per la sua campagna elettorale dalle dittature più oppressive del Golfo Persico, includendo quelle dell’Arabia Saudita, del Qatar, Emirati Árabi e del Bahrein, come risulta dalle carte e dalle conversazioni pubblicate.

Questo nonostante si sia appurato che la Clinton  sapeva ed era al corrente dei finanziamenti che l’Arabia Saudita ed il Qatar stavano passando allo Stato Islamico.

Esattamente nella estate  del 2014 la candidata presidenziale democratica Hillary Clinton inviò una mail al presidente della sua campagna elettorale, John Podesta, allora consigliere del presidente Barack Obama, dicendo che l’Arabia Saudita e il Qatar danno entrambi sostegno finanziario e logistico allo Stato Islamico (ISIS) e ad altri gruppi estremisti sunniti, secondo una recente rivelazione di Wikileaks.

Nella mail inviata dalla Clinton, il 17 agosto 2014 a Podesta, si menzionava di un piano in 8 punti per sconfiggere l’ISIS in Iraq e Siria. La mail diceva che gli USA dovrebbero sostenere le forze Curde sul terreno con consiglieri militari, evitando l’uso di operazioni terrestri convenzionali.

“Anche se questa operazione militare/paramilitare va avanti, dobbiamo usare i nostri mezzi diplomatici e quelli più tradizionali per fare pressione ai governi del Qatar e dell’Arabia Saudita, che forniscono supporto clandestino finanziario e logistico all’ISIS e ad altri gruppi Sunniti radicali della regione”, aveva scritto la Clinton.

Appurato che l’Amministrazione USA era al corrente che questi due Paesi mediorientali erano e sono tuttora tra i finanziatori della “Fondazione Clinton”, si capisce facilmente perché il conflitto in Siria, teoricamente finalizzato a debellare l’ISIS, si sia trasformato in una guerra per procura dove gli USA ed i loro alleati regionali, con il pretesto della lotta all’ISIS, perseguono in realtà l’obiettivo di rovesciare il Governo  di Al-Assad ed imporre i propri interessi sulla regione.

L’ambiguo rapporto della Clinton con i sauditi che forniscono alla sua Fondazione un finanziamenti per circa 20 milioni di dollari, spiega il silenzio di questa signora e la sua complicità con i mandanti dei gruppi terroristi che hanno seminato morte e devastazione in Siria ed in Iraq.

Inoltre la stessa Clinton, come segretario di Stato, risulta che aveva appoggiato e finanziato la setta dei F.lli Mussulmani in Egitto ed aveva favorito la loro ascesa al potere che avvenne poi con la nomina di Mohamed Morsi nel 2013 quale presidente dell’Egitto.

I Fratelli Mussulmani hanno imposto, nel periodo del loro governo, un regime di islamizzazione obbligatoria nel paese con persecuzione di tutte le minoranze confessionali fra cui quella dei cristiani coopti che ha subito duri attacchi ed attentati con incendio delle Chiese cristiane e assassinio di molti fedeli.

La Clinton ha sempre dimostrato di voler favorire l’ascesa dei movimenti islamisti radicali nei paesi del Medio Oriente, in Egitto, come in Libia, con il rovesciamento di Gheddafi, in Siria con l’appoggio alle bande terorriste ispirate da Arabia Saudita, Quatar e Turchia.

In una sua mail la Clinton aveva sottolineato l’importanza dell’avanzata del gruppo terrorista dell’ISIS in Iraq “perchè questo permette che gli USA abbiano una opportunità di cambiare la forma con cui si fa fronte alla sicurezza nel Nord Africa e nel Medio Oriente” ed ha aggiunto che “è importante utilizzare in modo aggressivo le truppe speciali statunitensi per operazioni coperte”.

Inoltre nel 2014 la Clinton dichiarò che la situazione in Siria sarebbe stata differente se gli USA avessero addestrato ed equipaggiato meglio il gruppo centrale dell’Esercito Libero di Siria (EIL), tuttavia secondo lei gli USA avevano perso tempo e gli Jihadisti dell’ISIS hanno iniziato a patrocinare i componenti dell’EIL e questi si sono trasformati in loro alleati.

Molte delle decisioni prese dalla Clinton quando era segretaria di Stato USA hanno prodotto conflitti, violenza e tirannia nel mondo e la Clinton ha sempre appoggiato la repressione contro chiunque abbia cercato di protestare contro l’oppressione e la tirannia instaurata dai regimi sostenuti dagli USA.

Questo è accaduto anche con il suo smaccato appoggio al governo di Netanyahu in Israele ed alla repressione di questo contro le proteste dei palestinesi.

Nel suo discorso tenutosi il 21 Marzo Marzo presso l’AIPAC (la maggiore associazione filo Israele degli USA) non ha mai mostrato alcuna preoccupazione per le persone che vivono in Palestina, in Libia o in Siria e che hanno subito o sono rimaste vittime delle guerre che ella stessa ha provocato, dimostrando una elevata dose di cinismo e di disprezzo per i popoli sottomessi.

Questa è la persona che aspira alla Presidenza degli Stati Uniti e che, per le sue dichiarazioni bellicose, rappresenta il programma di espansione della macchina da guerra USA in tutte le latitudini con il forte rischio di provocare un conflitto nucleare con l’Iran, con  la Russia e con la Cina che sarebbe esiziale per le sorti dell’intera umanità.

 

Fonte: Controinformazione