Darwinismo: arruolato anche “Topolino”

Nel clima di conformismo culturale di cui ha parlato recentemente M. P. Palmarini, anche “Topolino” ha finito per diventare mezzo di propaganda. Ed è stato arruolato nelle schiere darwiniste. E così la vicenda del “pollosauro” è finita su “Topolino“, la storica pubblicazione per ragazzi ha infatti intervistato Jack Horner sul suo dichiarato tentativo di realizzare un dinosauro a partire dal pollo.



Della questione ci eravamo già occupati il 29 maggio scorso con l’articolo Arriva il “Pollosauro”! Finalmente un progetto darwinista, nel quale si esponevano tutte le motivazioni per cui tale progetto destava più di qualche dubbio. Ma tali dubbi non sfioravano minimamente il versante darwinista che proponeva in modo acritico l’iniziativa sul sito Pikaia, tanto che il 31 maggio su CS si replicava sull’argomento con l’articolo Evoluzione, siamo al delirio: Pollosauro o Sauropollo? (Pikaia perde un’occasione).

L’articolo pubblicato su Topolino esordisce subito con un errore (la frase cerchiata in rosso nella figura), lo stesso che abbiamo segnalato più volte in diverse occasioni, quello cioè di riportare come vera l’affermazione ottocentesca di Ernst Haeckel secondo la quale lo sviluppo di un embrione ricapitola quello evolutivo della specie, riassunto nel motto: “l’ontogenesi ricapitola la filogenesi“. L’idea che è alla base della giustificazione dell’interruzione di gravidanza nelle prime fasi dello sviluppo embrionale, come recentemente ribadito sempre su queste pagine (CS-Corte europea e legge 40: chi tutela i diritti umani?)

Per l’ennesima volta riportiamo lo schema errato e quello corretto dello sviluppo dell’embrione:

Schema ottocentesco errato (ottenuto in modo truffaldino da Haeckel)

 

Schema reale (Università di Harward, 1997)

Dopo aver proposto ai ragazzi un vecchio errore, si passa quindi ad una fase più propriamente propagandistica, infatti, come ogni buon darwinista sa, il peggior nemico della Terra e dell’Umanità è l’Uomo stesso:

 

E, sempre come ogni buon darwinista sa, questo significa che il vero problema è che al mondo ci sono troppi esseri umani e che ci sono alcuni (presumibilmente i “cattivi”) che continuano a mettere al mondo troppi figli:

Ma non è tutto, alla fine dell’articolo un riquadro ricorda che “alle teorie di Jack Horner, Topolina già un anno fa dedicò la storia “Zio Paperone, Paperino e il mostro dei ghiacci”.

Ecco quindi somministrata in “pillole” e in fumetti tutta una serie di idee che poco hanno a che fare con la biologia e molto con l’ideologia.

Ma in fondo non dovremmo lamentarci troppo… per pubblicare queste favole, o come le avrebbe chiamate S. J. Gould, queste “storie proprio così”, in fondo “Topolino” è il posto più adatto.
Enzo Pennetta

Fonte: Libertà e Persona