Dove vanno a finire i fondi dell’8 per mille? La CEI lancia un’app per smartphone per illustrare tutte le opere realizzate

La trasparenza sembra essere l’obiettivo della Conferenza Episcopale Italiana, che ha inaugurato qualche tempo fa l’applicazione “8xmille” disponibile per tutti gli smartphone e tablet Apple, in grado di spiegare nel dettaglio tutte le informazioni e i progetti realizzati con le firme derivanti dall’8 per mille alla Chiesa Cattolica.

 

Il software, disponibile gratuitamente sulla piattaforma iTunes, permette di navigare lungo tutta la Penisola anche grazie alla geolocalizzazione. Una volta che il programma avrà recepito le coordinate del luogo in cui si trova il proprio dispositivo mobile, sarà possibile vedere sulla mappa d’Italia le opere con dettaglio per regione, provincia, diocesi e comune.

Un programma importante che consente di scoprire le opere e gli interventi che si trovano nelle immediate vicinanze oppure esplorare il dettaglio nazionale. Mense Caritas, case famiglia, progetti sociali ma anche spazi che nessuno immagina costruiti proprio grazie ai fondi dell’8 per mille del gettito fiscale dei contribuenti italiani.

L’innovativo sistema di geolocalizzazione, inoltre, fornisce all’app lo strumento di vedere localmente ed in tempo reale la concretezza dei progetti, realizzati dai sacerdoti e dai volontari. Una volta individuato il luogo d’interesse si aprirà una scheda con tutte le informazioni attraverso documenti, pdf, photogallery e video.

“L’otto per mille – hanno dichiarato dal Servizio per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica – non è mai stato così vicino e verificabile. Finora sono ottomila le voci inserite nel database, per lo più beni culturali e nuovi complessi parrocchiali, ma il progetto è in continuo aggiornamento”.

Sono numerose le app cattoliche dedicate ai dispositivi di nuova generazione (smartphone e tablet), da quelle ufficiali della Chiesa, come il Compendio del Catechismo (che costa 4,49€) a quelle gratuite come la raccolta di preghiere, l’enciclopedia dei Santi, la Bibbia, l’ascolto delle radio cattoliche, fino ad iBreviary, un’unica applicazione che raccoglie all’interno oltre alle preghiere anche la liturgia delle ore, il messale quotidiano e le letture del giorno.

Il tutto in cinque lingue: inglese, italiano, francese, inglese, spagnolo e latino. Un progetto ideato da don Paolo Padrini, parroco di San Giorgio in Stazzano, paesino in provincia di Alessandria. Tanti piccoli passi di un percorso verso l’innovazione, che la Conferenza Episcopale vuole fare insieme alle nuove piattaforme di comunicazione.

 

Fonte: Zenit