È utile fare le novene? – di Don Marcello Stanzione

In questo periodo sto scrivendo una breve biografia di Sant’Andrea Bessette, L’umile fratello laico che a Montreal in Canadà costruì il più grande santuario al mondo in onore di san Giuseppe. La preghiera di fratel Andrea Bessette assumeva anche la forma di una novena. Egli l’ha consigliata spesso: “Pregate San Giuseppe. Fate una novena a San Giuseppe”.  L’importante non era fare lunghe preghiere, o di fare quella preghiera in particolare, ma di pregare con fede e perseveranza. Notiamo che la novena è essenzialmente una forma di preghiera popolare.

Non ci sono novene nella Bibbia, né nella liturgia, la preghiera ufficiale della  Chiesa. Si trovano a volte  tre giorni di preghiera, nella Bibbia, cosa che indica un’insistenza particolare. Nella liturgia ritroviamo i tre giorni di preghiera, in primavera, per i raccolti. Una novena è tre volte tre giorni, una preghiere  tre volte più insistente.

Anche se la liturgia non ne propone, i cristiani hanno fatto novene da secoli. Le  persone che le praticano  conoscono bene la perseveranza che serve per andare in chiesa nove giorni di seguito, o nove domeniche di seguito, domandando lo stesso favore.  La novena è dunque una delle forme più tradizionali di preghiera  cristiana.

Se si va a Roma alla sede della Congregazione dei Santi, facendo ricerche di archivio si scopre che quasi tutti i miracoli riconosciuti  dalla Chiesa erano stati accordati in seguito ad una novena a quel determinato servo di Dio. Ovunque nel mondo colui o colei che ha un’intenzione veramente speciale fa una novena. E sembra che il Signore approvi questa  insistenza, poiché  numerosi miracoli riconosciuti  dalla Chiesa sono stati ottenuti in seguito ad una novena.

 

Don Marcello Stanzione (ha scritto e pubblicato clicca qui)

 

Fonte: Milizia di San Michele Arcangelo