Francesco, un Papa “pop” dalla grande “potenza semiotica” – di Sergio Perugini

bergoglio-rideInvito a leggere questo articolo dell’agenzia SIR (linkato qui in basso), perché è una fonte di informazioni a dir poco preoccupanti, così come i giudizi in esso espressi. Si evince innanzitutto che il fanatismo intorno a papa Francesco ormai lo ha trasformato in materia di studio da parte delle Scienze della comunicazione e lo ha assurto a nuovo modello semiotico (Semiotica: Scienza dei segni e dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa. Cit. Treccani).

Non importa se la sua gestualità e le sue innovazioni in campo religioso siano in netta contrapposizione con la bimillenaria tradizione ecclesiastica e religiosa della Chiesa cattolica, perché ormai lui è diventato un osannato simbolo di rottura con quanto insegnato e predicato dalla resurrezione di Cristo fino al suo arrivo.

Secondo. Il nuovo portale dell’informazione vaticana unificata, che verrà lanciato nei prossimi mesi, ha come fondamento (cito) “una strategia di comunicazione volta a ridurre la distanza con il destinatario, ribadendo l’esigenza della vicinanza all’altro, del dialogo multiculturale e interreligioso” esplicitando “l’idea di Chiesa sollecitata e prefigurata da Francesco sin dalla sua elezione al soglio di Pietro”

Dall’home page del sito della Santa Sede è già stata sfrattata la Bibbia, che invece con Benedetto XVI campeggiava nel bel mezzo, ora, oltre al primo piano di Papa Francesco e ai link con tutto ciò che lo riguarda, che vedremo ancora?

Inutile quindi sperare che questa deriva innovazionistica abbia un termine, perché ormai siamo su un piano inclinato in caduta libera.

 

Paola de Lillo

 

Francesco, un Papa “pop” dalla grande “potenza semiotica”