Giura il governo Letta. Sparatoria davanti a Palazzo Chigi: danno midollare importante per Giangrande

Spari a Roma nel giorno del giuramento del presidente del Consiglio Letta e dei nuovi ministri. Oggi, poco dopo le 11.30, un uomo di 49 anni ha esploso almeno sei colpi di pistola in piazza Colonna, davanti alla sede del governo, prima di essere fermato dai carabinieri.

 

Due dei militari sono stati feriti, Francesco Negri e Giuseppe Giangrande. Un ‘danno midollare importante’. Questo l’esito dell’intervento chirurgico su Giangrande all’Umberto I. La prognosi resta riservata ‘per 72 ore quoad vitam’, cioe’ per sapere se sopravvivera’, ha detto il direttore del Dea del Policlinico Umberto I, Claudio Modini.

Il servizio di Davide Maggiore:

Voleva fare “un gesto eclatante” colpendo i politici, mentre i ministri erano al Quirinale per la cerimonia del giuramento. Luigi Preiti, l’uomo che ha aperto il fuoco oggi davanti a Palazzo Chigi, lo ha confessato ai magistrati. Preiti aveva pianificato tutto da circa venti giorni.

“È un uomo pieno di problemi che aveva perso tutto ed era dovuto tornare in famiglia: era disperato”, ha detto il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani. È il “gesto di un isolato” ha poi rassicurato il procuratore capo Giuseppe Pignatone.

 

Il presidente della Conferenza Episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco, ha definito l’accaduto “un fatto tragico”, ma anche “un grande monito per il mondo della politica”. Dai partiti è arrivata una condanna unanime della violenza.

 

Il presidente del Consiglio Letta e i ministri sono stati informati dell’accaduto una volta concluso il giuramento. Al nuovo esecutivo sono già giunti messaggi dall’Italia e dall’estero: in particolare la Casa Bianca ha parlato di un lavoro comune per “promuovere la crescita”.

Il presidente francese Hollande si è augurato un “successo” di Letta, ricordando le “circostanze difficili” in cui il governo dovrà operare. Domani il primo voto di fiducia: annunciato un rafforzamento delle misure di sicurezza.

 

E il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a seguito dei tragici fatti avvenuti questa mattina dinanzi a Palazzo Chigi, ha sentito il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, al quale ha chiesto notizie sulle condizioni dei feriti e ha espresso solidale vicinanza all’Arma, pregandolo di rendersi interprete di tali sentimenti nei confronti del brigadiere Giangrande.

Il Capo dello Stato – prosegue una nota di Palazzo Chigi – ha poi parlato direttamente con il carabiniere scelto Francesco Negri. Napolitano ha anche espresso vicinanza alla famiglia rimasta fortuitamente coinvolta nella medesima circostanza.

 
Testo proveniente dal sito di Radio Vaticana