Gli esperti al governo irlandese: “Nessuna ragione per introdurre l’aborto”

Gli esperti al governo irlandese: “Nessuna ragione per introdurre l’aborto” Un gruppo di esperti, incaricati dal governo irlandese, ha detto a chiare lettere come, per salvare la vita di una madre, non sia affatto necessario uccidere il bambino che porta in grembo. Dalle consultazioni pubbliche avviate, è emerso quindi come non sussistano ragioni, né margini, per introdurre “scappatoie” rispetto alla vigente normativa, neppure “in circostanze limitate” e particolari, quali la minaccia di suicidio durante la gravidanza da parte della donna, poiché si tratterebbe di eventi estremamente rari, come affermato in sede di commissione parlamentare.

Nessun caso del genere sarebbe stato finora registrato. Nulla, quindi, giustificherebbe modifiche normative atte ad introdurre l’aborto in questo Paese, dove ad oggi rigorosamente vietato. Né tali leggi hanno mai impedito la somministrazione di trattamenti medici salva-vita –come chemioterapia o radioterapia- alle pazienti interessate, affette da tumore.

Secondo quanto riportato dall’agenzia d’informazione “LifeSiteNews” non sarebbe piaciuto, specie ai leader pro-life irlandesi, il tentativo filo abortista attuato dalla compagine governativa, dopo aver costruito le proprie fortune elettorali sul “no” alla legalizzazione della pratica abortiva e dopo i richiami espliciti giunti in merito dal Santo Padre, Benedetto XVI. Nel 2008 i leader di tutti e quattro i principali partiti politici del Paese, infatti, avevano firmato una dichiarazione congiunta, con cui si erano opposti all’estensione della legge sull’aborto.

Poi, invece, il dietrofront su spinta soprattutto dei laburisti e degli attivisti delle organizzazioni internazionali, che hanno sventolato la sentenza 2010 della Corte Europea dei Diritti dell’uomo, benché tale sentenza non fosse vincolante.

L’aborto non è un “problema di salute” -ha affermato Bernadette Smyth, direttrice dell’importante organizzazione “Precious Life”– E’ invece “un reato molto grave” riguardante i “reati contro la persona” in base alla normativa vigente. D’altra parte lo stesso popolo irlandese ha sempre ribadito con chiarezza il proprio parere, respingendo senza appello l’aborto per via referendaria (M.F.).

Fonte: Corrispondenza Romana