I dati sui figli dei gay sono veri. «Non dirlo è andare contro l’evidenza»

«Mi costa dirlo perché verrò minacciato e possibilmente leso», così lo psichiatra e opinionista della rete televisiva americana Fox News, Keith Ablow, ha risposto all’intervista sullo studio che da un mese a questa parte sta facendo dibattere la comunità scientifica americana. Mettendo in discussione l’affermazione per cui non c’è differenza tra i bambini cresciuti con i genitori biologici e quelli cresciuti da omosessuali.

Ablow ha riportato i dati ufficiali dello studio del New Family Structures del sociologo Mark Regnerus di cui erano stati anticipati i risultati nel giugno scorso. E che dimostrava, grazie ad un ampio campione (3 mila persone), le differenze riscontrabili tra i bambini cresciuti da genitori eterosessuali e i bambini con un genitore omosessuale. Facendo notare anche le falle degli studi su cui si basa l’affermazione, del 2005, dell’Associazione degli psichiatri americana, per cui non esistono differenze tra i due gruppi.

Ablow ha citato anche i dati più controversi dello studio, secondo i quali il 23 per cento di chi è cresciuto con una madre lesbica ha dichiarato di essere stato palpeggiato, contro il 2 per cento degli altri giovani. Inoltre, il 31 per cento di quelli cresciuti con una madre lesbica e il 25 di quelli cresciuti con un padre gay sono stati abusati sessualmente, contro l’8 per cento di quelli cresciuti da genitori biologici. Infine, il 25 per cento del primo gruppo ha contratto malattie sessualmente trasmissibili contro l’8 del secondo. E solo il 61 per cento di quelli con madre lesbica e il 71 di quelli con padre gay si definiscono eterosessuali. Contro il 90 per cento di chi è cresciuto con genitori eterosessuali: «Pretendere che non ci siano differenze significative – conclude lo studio – è andare contro un’evidenza empirica».

«Perché Regnerus è stato attaccato?», hanno domandato ad Ablow. «Prenda me – ha risposto –, anche io sarò minacciato per i dati che sto semplicemente riportando. Mi vogliono bruciare la macchina, la casa, verranno a protestare sotto il mio ufficio». Ha proseguito Ablow: «Purtroppo siamo nel clima del politicamente corretto davanti a cui nemmeno i dati scientifici sono sufficienti a porre delle regole. Infatti, chi attacca questo studio, anche con rabbia e violenza, non lo fa mai portando argomentazioni scientifiche indiscutibili. Per questo ho pensato molto ad esprimermi in materia, perché tutte le volte che lo faccio vengo minacciato. Ma, in merito, non c’è uno studio migliore».

Fonte: Tempi.it