Il Papa a Castel Gandolfo per l’Assunta: Maria, la più umile tra le creature, è già nella gloria della Trinità

Oggi, 15 agosto, nella Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, Papa Francesco si reca a Castel Gandolfo. Alle 9.00 la partenza in auto da Casa Santa Marta. Prima tappa, la visita al Monastero di clausura delle Clarisse. Alle 10.30 la Messa in Piazza della libertà, davanti al Palazzo pontificio, seguita dall’Angelus. Dopo il pranzo, il Papa visita in forma strettamente privata la Parrocchia San Tommaso da Villanova per poi rientrare in Vaticano. Una giornata, dunque, dedicata a Maria.

Il suo Pontificato lo ha affidato subito alla Madre di Dio recandosi a Santa Maria Maggiore il giorno dopo l’elezione, lo scorso 14 marzo, 5 mesi fa, nella sua prima uscita dal Vaticano da Successore di Pietro.

“Il Signore – spiega Papa Francesco – ci affida nelle mani piene di amore e di tenerezza della Madre, perché sentiamo il suo sostegno nell’affrontare e vincere le difficoltà del nostro cammino umano e cristiano”. La vera fede parte dall’umiltà:

“Lei, la più umile tra le creature, grazie a Cristo è già arrivata alla meta del pellegrinaggio terreno: è già nella gloria della Trinità. Per questo Maria nostra Madre, la Madonna, risplende per noi come segno di sicura speranza.

E’ la Madre della speranza; nel nostro cammino, nella nostra strada, Lei è la Madre della speranza. E’ la Madre anche che ci consola, la Madre della consolazione e la Madre che ci accompagna nel cammino”. (Angelus, 26 maggio 2013)

 

Tre parole – sottolinea Papa Francesco – sintetizzano la vita di Maria: ascolto, decisione, azione. Innanzitutto l’ascolto. In mille modi il Signore bussa alla nostra porta e spesso non ce ne accorgiamo:

“Maria sa ascoltare Dio. Attenzione: non è un semplice ‘udire’, un udire superficiale, ma è l’ascolto fatto di attenzione, di accoglienza, di disponibilità verso Dio. Non è il modo distratto con cui a volte noi ci mettiamo di fronte al Signore o agli altri: udiamo le parole, ma non ascoltiamo veramente. Maria è attenta a Dio, ascolta Dio”. (Conclusione Mese mariano, 31 maggio 2013)

Dopo l’ascolto, Maria decide, dice di sì, compie scelte che cambiano la sua vita:

“Nella vita è difficile prendere decisioni, spesso tendiamo a rimandarle, a lasciare che altri decidano al nostro posto, spesso preferiamo lasciarci trascinare dagli eventi, seguire la moda del momento; a volte sappiamo quello che dobbiamo fare, ma non ne abbiamo il coraggio o ci pare troppo difficile perché vuol dire andare controcorrente.

Maria nell’Annunciazione, nella Visitazione, alle nozze di Cana va controcorrente, Maria va controcorrente; si pone in ascolto di Dio, riflette e cerca di comprendere la realtà, e decide di affidarsi totalmente a Dio”. (Conclusione Mese mariano, 31 maggio 2013)

 
Maria non vive di fretta, medita nel suo cuore ciò che non comprende, ma dopo aver ascoltato e deciso, agisce subito, “non si ferma davanti a niente”. Mentre noi, invece, a volte, ci fermiamo all’ascolto senza passare all’azione:

“Nella preghiera, davanti a Dio che parla, nel riflettere e meditare sui fatti della sua vita, Maria non ha fretta, non si lascia prendere dal momento, non si lascia trascinare dagli eventi. Ma quando ha chiaro che cosa Dio le chiede, ciò che deve fare, non indugia, non ritarda, ma va ‘in fretta’. Sant’Ambrogio commenta: la grazia dello Spirito Santo non comporta lentezze”. (Conclusione Mese mariano, 31 maggio 2013)

Maria – osserva il Papa – ci mostra il ruolo della donna nella Chiesa. Una Chiesa che è femminile, è sposa, è madre e genera figli di Dio. Un ruolo, un carisma, quello della donna, ancora da approfondire:

“La Madonna, Maria, era più importante degli Apostoli, dei vescovi e dei diaconi e dei preti. La donna, nella Chiesa, è più importante dei vescovi e dei preti; come, è quello che dobbiamo cercare di esplicitare meglio, perché credo che manchi una esplicitazione teologica di questo”. (Conferenza stampa in aereo, 28 luglio 2013)

 

“Tutta l’esistenza di Maria – conclude Papa Francesco – è un inno alla vita, un inno di amore alla vita”. Ed è lei “che con mano sicura ci guida al suo Figlio Gesù”, Via, Verità e Vita.

 
Testo proveniente dal sito di Radio Vaticana