Il Papa alla Gendarmeria: i responsabili favoriscano rapporti di fiducia per sostenere tutti

In ogni pellegrino sappiate riconoscere “il volto di un fratello che Dio pone sulla vostra strada”. E’ l’invito che Benedetto XVI ha rivolto al Corpo della Gendarmeria vaticana e dei Vigili del Fuoco, ricevuti nel pomeriggio in udienza nella sala Clementina, in Vaticano. Il Papa, spiega la Sala Stampa vaticana, “ha desiderato concedere questa udienza per manifestare al Corpo il suo incoraggiamento e la sua gratitudine dopo un periodo in cui ha dovuto rispondere a sfide particolarmente impegnative”.

 

Benedetto XVI ha rivolto, fra gli altri, anche un saluto al segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone e al comandante della Gendarmeria, Domenico Giani. Il servizio di Debora Donnini.

Il Corpo della Gendarmeria è chiamato a svolgere, fra i diversi compiti, quello di accogliere i pellegrini e i visitatori del Vaticano; un’opera che richiede disponibilità all’ascolto, sottolinea Benedetto XVI:

“In ogni pellegrino o visitatore, sappiate vedere il volto di un fratello che Dio pone sulla vostra strada; pertanto accoglietelo con gentilezza e aiutatelo, sentendolo parte della grande famiglia umana”.

“La vostra attività sarà tanto più efficace per la Santa Sede e arricchente per voi – afferma ancora il Papa – quanto più si potrà svolgere in un contesto di serenità e armonia”:

“A tale proposito, è necessario che i Gendarmi che garantiscono da lungo tempo il loro servizio in seno al Corpo e i responsabili del Comando, favoriscano sempre più rapporti di fiducia in grado di sostenere e di incoraggiare tutti i membri della Gendarmeria Vaticana, anche nei momenti difficili”.

Benedetto XVI esprime, quindi, la sua stima e la sua riconoscenza per “il generoso lavoro” svolto dai gendarmi “con discrezione, competenza ed efficienza e non senza sacrificio”. “Quasi ogni giorno ho l’opportunità di incontrare qualcuno di voi nei vari posti di servizio – afferma – e di constatare di persona la vostra professionalità nel collaborare a garantire la sorveglianza al Papa”.

L’auspicio di Benedetto XVI è che la loro peculiare presenza nel cuore della cristianità, dove giungono folle di fedeli per incontrare il Successore di Pietro e per visitare le tombe degli Apostoli, susciti sempre più in ciascuno di loro “il proposito di intensificare la dimensione spirituale della vita, come pure l’impegno ad approfondire la vostra fede cristiana”, testimoniandola in ogni ambiente con una coerente condotta di vita. A tale scopo è di aiuto l’Anno della fede:

“esso costituisce un’occasione privilegiata per riscoprire quanta gioia c’è nel credere e nel comunicare agli altri che l’incontro salvifico e liberante con Dio realizza le aspirazioni più profonde dell’uomo, i suoi aneliti di pace, di fraternità, di amore”.

Come Maria, “custodiamo nel cuore le grandi cose che Dio compie ogni giorno nella storia” – è l’invito del Papa – per poter “riconoscere, nella trama della vita quotidiana, l’intervento costante della divina Provvidenza, che tutto guida con saggezza e amore”.

Benedetto XVI prega perché il Signore “vi aiuti – dice al Corpo della Gendarmeria e ai Vigili del Fuoco – a svolgere la vostra professione, fedeli sempre a quegli ideali che essa richiede. Più sono saldi i principi morali che vi ispirano – conclude – più autorevoli saranno i vostri interventi”.

Fonte: Radio Vaticana