Il Papa riceve l’ambasciatore gay ma conferma il no

Laurent StefaniniIl Papa ha incontrato riservatamente il candidato ambasciatore Laurent Stefanini, designato dal governo di Parigi per rappresentare la Francia in Vaticano, che non ha ottenuto l’agreement. Secondo quanto scrive «Le Canard Enchaîné» Francesco avrebbe confermato a Stefanini, omosessuale, il mancato gradimento. Una fonte «vicina» allo scottante dossier diplomatico «ha confermato l’incontro tra il Papa e l’ambasciatore».

Secondo il  settimanale satirico l’udienza riservata sarebbe avvenuta sabato scorso: Bergoglio avrebbe spiegato a Stefanini «di non avere nulla contro la sua persona» ma di non aver apprezzato la legge sul matrimonio omosessuale e «i metodi dell’Eliseo che hanno tentato di forzare la mano».

Il candidato ambasciatore, già numero due della missione diplomatica francese presso la Santa Sede negli anni scorsi non aveva mai fatto outing né aveva parlato pubblicamente del suo orientamento sessuale. Cattolico praticante, in suo favore era intervenuto anche l’arcivescovo di Parigi.

 Nelle scorse settimane, sui media francesi, ha iniziato a circolare la notizia che il mancato «via libera» sarebbe motivato dall’omosessualità di Stefanini. Il Vaticano ha regole ferree per la concessione del gradimento diplomatico: l’ambasciatore che arriva presso la Santa Sede non può avere situazioni matrimoniali «irregolari» o comportamenti che contrastano con gli insegnamenti della Chiesa.

Dunque no a divorziati in seconde nozze, persone omosessuali che convivono o attivisti che si battono per le nozze gay.

Il caso in questione non sembrava rientrare in queste categorie. Secondo «Le Canard Enchaîné» la ragione della decisione vaticana non sarebbe dunque l’orientamento omosessuale di Stefanini – «se una persona è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicare?», aveva detto il Papa nel luglio 2013 ritornano a Roma da Rio de Janeiro – quanto piuttosto le intenzioni del presidente francese Hollande di creare un caso.

Lo scorso 5 febbraio il candidato ambasciatore era stato invitato a un incontro con il nunzio apostolico a Parigi, l’arcivescovo Luigi Ventura, il quale gli aveva chiesto in via ufficiosa, di fare un passo indietro, rinunciando lui stesso alla candidatura.

Ancora ieri dall’Eliseo si è ribadito che Stefanini rimane il candidato francese. In mancanza del gradimento, l’ambasciata sarà retta da un incaricato d’affari.

Fonte: Vatican Insider