Il PD ha votato in Europa contro l’olio siciliano. I siciliani non dimenticheranno.

Ulivi-siciliaDa Sicilia Nazione del 12-03-2016 – Il 10 marzo il parlamento europeo ha votato favorevolmente la proposta di aumentare da 56.700 a 91.700 l’importazione in Europa di olio tunisino senza pagare dazio. 500 sono stati i voti favorevoli, 107 i voti contrari e 42 gli astenuti. 12 deputati italiani hanno votato a favore di questa proposta che penalizza gravemente la Sicilia, la Calabria e la Puglia. Sono tutti e 12 del Partito Democratico .

La proposta era stata avanzata dall’Alto rappresentante per la politica estera della UE, Federica Mogherini, anche lei del PD.

Il PD aveva votato a favore anche nella Commissione di merito.

Gli altri deputati europei del PD hanno scelto di assentarsi o di non seguire le indicazioni che provenivano dal proprio gruppo parlamentare, temendo la giusta reazione popolare.

Un accordo che ricorda quello delle arance con il Marocco, pesantissimo per la nostra agrumicoltura

La decisione del Parlamento Europeo è infatti devastante per i produttori di olio italiani e siciliani in particolare.

L’olivicoltura siciliana viene messa in ginocchio e il crollo dei prezzi rischia di determinare l’abbandono di gran parte di una produzione che, anno dopo anno, raggiunge standard di qualità eccellenti.

Ma qual’è il motivo ufficiale di questa scellerata decisione? Aiutare il popolo tunisino e quella democrazia.

Il Presidente di Confagricoltura Sicilia a questo proposito ha dichiarato: «Ma qualcuno ha spiegato alla Mogherini che l’olio tunisino non è… tunisino? In questi ultimi anni di delocalizzazione dell’agricoltura, imprenditori siciliani, italiani, tedeschi, spagnoli ed europei in generale hanno spostato i loro interessi dove il denaro viene remunerato di più.

Hanno fatto incetta di seminativi in Romania per beneficiare dei contributi della Pac, di agrumeti in Marocco per importare arance facendole passare per spagnole e, manco a dirlo, hanno comprato tutti gli oliveti tunisini usufruendo dello sgravio fiscale totale per dieci anni.

Qui hanno investito rendendo innovativi gli impianti e, grazie alla manodopera a costo bassissimo e alla possibilità di impiegare fitofarmaci proibiti in Europa, invadono i nostri mercati di olio a 2-3 euro al chilo.

Dunque, la Mogherini e l’Ue non daranno questo aiuto al popolo tunisino, non sosterranno la democrazia di quel Paese, ma i nostri imprenditori e quelli italiani e tedeschi che, senza pagare tasse, miscelano legalmente il loro olio tunisino con quello siciliano o italiano, o lo vendono con etichetta tunisina nei supermercati a prezzi low cost. Il nostro olio non può competere e viene svenduto o non viene acquistato».

Noi aggiungiamo che l’idea di esprimere solidarietà internazionale a paesi in via di sviluppo a scapito dell’agricoltura siciliana e meridionale è come pensare di giocare a poker con i soldi degli altri.

E l’Europa così sembra sempre più lontana.

Non si capisce peraltro come l’Europa abbia potuto scegliere di aiutare la Tunisia penalizzando esclusivamente un prodotto che viene prodotto solo in Italia, Spagna e Grecia.

Quanto è stato facile per le altre 25 nazioni della UE aiutare la Tunisia penalizzando l’olio degli altri?

Il Ministro dell’agricoltura Martina e l’Assessore regionale Cracolici adesso parlano contro l’accordo, ma cos’hanno fatto per impedirne l’approvazione da parte degli esponenti del loro partito?

Dirlo adesso, senza presentare le proprie dimissioni e soprattutto senza chiedere che il governo Renzi chieda e ottenga le dimissioni della sua rappresentante Federica Mogherini, è un atto di ipocrisia e un’offesa agli olivicoltori siciliani.

Sicilia Nazione, davanti a un comportamento così sfacciatamente antisiciliano, auspica che i cittadini alle prossime elezioni ne prendano atto.

Il PD ha tradito i siciliani. Chi vota PD tradisce la Sicilia.

A seguire nomi dei 12 parlamentari europei che hanno votato a favore della proposta che rischia di uccidere l’olivicoltura siciliana:

Mercedes Bresso PD

Sergio Cofferati, eletto nel PD, indipendente,

Andrea Cozzolino PD

Roberto Gualtieri PD

Cécile Kashetu Kyenge PD

Pier Antonio Panzeri PD

Massimo Paolucci PD

Gianni Pittella PD

David Maria Sassoli PD

Renato Soru PD

Patrizia Toia PD

Flavio Zanonato PD