Il Sinodo, i padrini divorziati, i figli gay: parla Francesco

Papa FrancescoDopo 21 mesi di pontificato Papa Francesco concede un’altra intervista. Una lunga intervista, 50 minuti, al quotidiano argentino La Nacion, la giornalista è Elisabetta Piquè che con il pontefice ha un rapporto di lunga data. Sulla riforma della Curia, quella che molti si aspettano dal suo pontificato, Papa Francesco dice che «c’è ancora molto da fare» e che non teme resistenze.

«É molto sano sfogare le cose», dice, perché è bene che le resistenze vengano alla luce del sole e che non si facciano di nascosto. Si mostra consapevole delle polemiche sul suo pontificato, come di quelle che hanno accompagnato il recente sinodo sulla famiglia.

 

IL SINODO SULLA FAMIGLIA

Per rassicurare quelli preoccupati ha ricordato che il Sinodo «è un processo» e «non si è toccato nessun punto della dottrina della Chiesa sul matrimonio». «Non ho paura di seguire la via della sinodalità, perché è il cammino che Dio ci chiede. E il Papa ne è il garante».

Il processo sinodale «non è un processo parlamentare, ma è uno spazio coperto, protetto, perché lo Spirito Santo lavori. E necessita di due qualità distinte: coraggio per parlare e umiltà per ascoltare». «É vero, ha detto, che ci sono posizioni diverse da una parte, o dall’altra. Però in un piano di ricerca della verità. Se mi chiedete: “Però qualcuno è più ostinato nelle sue posizioni?”

E, sì, per qualcuno sarà così. Ma questo non mi preoccupa. É una questione di pregare perché lo converta lo Spirito, se effettivamente ci sono alcuni di quelli. Quello che ho avvertito [al Sinodo] è stata una ricerca fraterna per come affrontare i problemi della pastorale famigliare».

 

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