Il Vaticano assume la società di attivisti LGBT per creare e gestire una nuova piattaforma di notizie su Internet

pierluigi-diaco-alessio-orsingher-956305In concomitanza della notizia [qui] sul pessimo segnale vaticano riguardo agli abusi del clero sui minori, un altro articolo apparso su LifeSiteNews (20 dicembre) segnala le perplessità sollevate dall’annuncio che un funzionario del Vaticano con forti legami con gli attivisti LGBT ha ingaggiato una società di marketing digitale apertamente omosessuale per progettare e gestire il nuovo servizio di notizie Internet della Santa Sede.

Del resto è il gesuita James Martin il consulente della Segreteria delle Comunicazioni nominato all’inizio di quest’anno, ampiamente noto come aperto sostenitore del programma politico e sociale LGBT : ha dichiarato che la Chiesa cattolica può “apprendere l’amore” dalle coppie che praticano la sodomia e dovrebbe smettere di chiamare il comportamento omosessuale “intrinsecamente disordinato”.

E così la comunicazione vaticana sarà riplasmata e rimodellata secondo nuove strategie in sintonia con il mondo “gay friendly” sempre più rappresentato e più rampante che mai.

(Traduciano un punto inquietante dell’articolo di Life Site News sopra linkato.

Viganò ha anche sviluppato uno stretto rapporto di lavoro con un giornalista radio omosessuale, Pierluigi Diaco, che ha pubblicamente celebrato la sua “unione civile” con un altro uomo.

Marco Tosatti fa notare in un recente articolo per La Nuova Bussola Quotidiana che Viganò ha iniziato a comparire regolarmente sul programma radiofonico di Diaco, e recentemente è apparso con Diaco come relatore in una recente conferenza radiofonica organizzata dall’ambasciata italiana in Vaticano e tenutasi il 15 dicembre .

“Viganò e Diaco si sono conosciuti da un po ‘: infatti, l’attuale prefetto è stato ospite fisso del programma che Diaco presenta su RTL [radio], Non stop News”, scrive Tosatti. “Ogni lunedì, Viganò ha uno spazio con i presentatori dello spettacolo chiamato ‘Buongiorno, sono Francesco’, in cui parla degli eccessi con gli occhi del Pontefice regnante. E proprio oggi [19 dicembre], Viganò ha aperto le porte ai presentatori, con Diaco alla testa, del museo di Radio Vaticana. Da lì è stata fatta la trasmissione dal vivo, dalle 6 alle 9 del mattino “.

“Perluigi Diaco è un collega professionista molto noto che all’inizio di novembre ha festeggiato la sua unione civile con il suo partner e che ha annunciato la sua omosessualità in un modo molto sensazionalista”, scrive Tosatti, aggiungendo: “Siamo curiosi di sapere perché , tra centinaia di colleghi radiotelevisivi, proprio lui è stato scelto [per partecipare alla conferenza dell’ambasciata italiana], la cui storia personale lo ha trasformato in un’icona della lotta LGBT “.  cfr qui)

E, nel frattempo, in quest’altro articolo (sempre del 20 dicembre) [qui] apprendiamo che dal 19 dicembre la commissione speciale del Papa sugli abusi sessuali ha cessato formalmente di esistere.

Ci si chiede se si tratti soltanto di un altro segno dello stile di gestione caotico che  attualmente prevale presso la Santa Sede o se, più minacciosamente, sia indice del fatto che, nonostante tutte le promesse  su come rendere la questione una priorità assoluta, quando si tratta del vero funzionamento della commissione papale,  nessuno in Vaticano vi presti la dovuta attenzione.

Parlare di mala tempora è un refrain ormai scontato! (M.G.)

 

Fonte: Chiesa e Post Concilio