Il Vaticano e i nazisti in fuga

Insieme alla polemica sui «silenzi» di Pio XII, quella relativa alle «rat-lines» – le vie di fuga dei criminali nazisti e dei loro collaboratori nell’immediato dopoguerra – rimane una delle più vive anche a motivo del ruolo svolto dalle autorità ecclesiastiche. Diversi studiosi, di fronte all’evidenza dell’aiuto e dell’accoglienza fornita agli ebrei perseguitati da conventi e istituzioni ecclesiastiche continuano a sottolineare che questa grande operazione di salvataggio sarebbe avvenuta all’insaputa del Papa, nonostante si trattasse anche di conventi di clausura nella città di Roma.

Fonte: Vatican Insider

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