In ricordo di una grande nonna

Il 9 novembre si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, la cerimonia per la Giornata Nazionale per la Ricerca sul Cancro. Prevenzione e ricerca i capisaldi affidati non solo alla collettività scientifica ma alla  comunità in generale poiché spetta a questa ultima mobilitarsi per la sensibilizzazione e la diffusione delle attività a scopo preventivo e terapeutico.

Nel corso della cerimonia, il Capo dello Stato ha consegnato due premi: il Premio Scientifico FIRC “Guido Venosta” al Prof. Stefano Piccolo (Ordinario di biologia molecolare all’Università degli Studi di Padova), e una medaglia d’oro in memoria delle attività oltre ventennali di Arabella Salviati, Presidente del Comitato AIRC Sicilia, “per il suo appassionato grande impegno a favore della ricerca”.

Presidente dal 1987 al 2012, grazie al suo impegno costante e alla sua dedizione, Arabella Salviati è diventata un esempio di capacità e volontà di  sviluppare sul territorio la missione dell’Associazione. “Votata al volontariato, ne aveva fatto una regola di vita dedicandosi al prossimo sin dalla giovinezza”, ricordano i componenti del comitato AIRC di Gela. Arabella ha dedicato all’AIRC gli ultimi 25 anni della sua vita e lo ha fatto con convinzione e grande intelligenza, trasmettendo il proprio entusiasmo a tutti, ricercatori e volontari.

Ha creato un movimento coeso perché, intuita l’importanza della penetrazione territoriale capillare, ha identificato in 200 comuni dell’isola le persone più idonee per promuovere la missione dell’Associazione. Così è stato.

Per lei difatti, “in Sicilia il progetto AIRC va avanti per merito di questa grande famiglia che con instancabile determinazione si impegna mirando a uno stesso scopo”. Un movimento forte perché unito da un obiettivo comune: fare qualcosa per il futuro di tutti.

Tra le attività portate avanti, la promozione della cultura della prevenzione, sia attraverso progetti di screening gratuiti che con campagne mirate dedicate alle scuole, grazie alla collaborazione con il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico regionale per la Sicilia. Arabella Salviati oltre ad essere stata un grande Presidente, era mia nonna.

Non è facile trovare parole atte a descriverla: semplicemente una grandissima donna. Severa e fragile al contempo, polemica, ostinata, spiritosa, entusiasta, moderna. Empatica, solidale, ascoltatrice.

La nonna del “pane e proverbi”, del “coccolina mia raccontami”, del “il Signore ti benedica” e finanche, la nonna  di una  educazione ferrea, di una forma ferrea e di una sostanza ancora più ferrea. Per me, un punto di riferimento essenziale. Amore, stima e rispetto i tre sostantivi che l’hanno sempre accompagnata. Amore, stima e rispetto per se stessi e per il prossimo. Sportiva, instancabile, ricca di amici. Amata, rispettata e stimata.

Mia nonna è deceduta a 90 anni nel pieno delle sue forze. La sera del 16 settembre, si è addormentata con il sogno di ricevere questo premio di cui andava altamente fiera. Ne era finanche lusingata. Una bellissima medaglia d’oro che avrebbe decretato la sua uscita dalla Presidenza effettiva dell’AIRC e il suo coinvolgimento nella Presidenza onoraria. Non si stancava né si arrendeva mai. Mia nonna non amava le interviste né le telecamere, era molto riservata come lo sono io, pur tuttavia ho ricevuto in sua vece questo premio, emozionata, commossa e lusingata al punto da non potermene capacitare.

Un premio in ricordo di una donna speciale che rimarrà nella memoria dei più per il suo grandissimo amore tramutato in grande impegno sociale e umanitario.

Igiea Lanza di Scalea

Fonte: Zenit