La lotta alla fame nel rapporto Fao – Priorità assoluta

Un bambino denutrito in un ospedale sudanese (LaPresse/Ap)Roma, 4. La fine della fame e della malnutrizione deve essere per la comunità internazionale  la priorità assoluta, dato che  ne sono «inaccettabili i costi sociali ed  economici». Lo ha detto il  direttore generale della Fao, José Graziano  da Silva, presentando oggi nella sede dell’organizzazione a Roma il rapporto  annuale  The State of Food and Agriculture –  Sofa 2013.

 

Secondo Graziano  da Silva,  anche se qualche progresso è stato fatto,  è ancora lunga strada da percorrere: «Il messaggio della Fao  — ha detto — è che occorre lottare fino a quando fame e malnutrizione non saranno del tutto sradicate».

 

Nella sezione del rapporto Food Systems for Better Nutrition («Sistemi alimentari per  una migliore nutrizione») si fa notare che ai  circa  870 milioni di esseri umani  in stato di fame assoluta se ne aggiungono  due miliardi  la cui salute, il cui benessere e la cui vita sono messi a repentaglio dalla sottoalimentazione. Il 26 per cento  dei  bambini al di sotto dei cinque anni sono rachitici e presentano  disturbi della crescita e il 31 per cento  soffre di carenza di vitamina A.

 

L’analisi sottolinea inoltre che la malnutrizione non riguarda solo l’insufficienza di alimentazione, ma anche i suoi eccessi e le sue irregolarità. Nel mondo ci sono infatti un miliardo e quattrocento milioni di persone in sovrappeso, compresi cinquecento milioni di obesi,  secondo i parametri dell’Organizzazione mondiale della sanità.

 

Fonte: L’Osservatore Romano