Madonna di Civitavecchia: contemplare il pianto per capire il messaggio

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Il 15 marzo 1995 una statua bianca di gesso pieno, raffigurante la Vergine, pianse sangue nelle mani del vescovo di Civitavecchia e ieri, 15 marzo 2016, le Edizioni Ares comunicano che è uscita in libreria la nuova edizione, rivista e ampliata, del volume-documento di padre Flavio Ubodi che ripercorre l’intera vicenda, per invitare il lettore a non fermarsi al segno delle lacrime di sangue ma a comprendere il messaggio che la Madonna ha dato a Civitavecchia con oltre novanta apparizioni e che solamente in queste pagine si riporta fedelmente.  E, per la prima volta in un libro, accetta di raccontare e commentare direttamente questi fatti anche Fabio Gregori, proprietario della statua e destinatario con la sua famiglia di queste visite straordinarie.

Il Vescovo, Mons. Girolamo Grillo – fino ad allora molto scettico riguardo al fenomeno verificatosi per altre tredici volte tra il 2 e il 6 febbraio precedenti presso la famiglia Gregori, proprietaria della Madonnina – quasi morì d’infarto. Ripresosi, da quel momento credette.

Da quel giorno altri eventi soprannaturali si sono succeduti: una seconda Madonnina, identica alla precedente, dono del cardinale Deskur, ha incominciato a effondere un olio profumato durante alcune feste religiose o di fronte a persone riunite in preghiera; la Vergine stessa è apparsa a una famiglia e ha dato i suoi messaggi. Prima destinataria e strumento di queste manifestazioni della Madonna è la famiglia Gregori: padre, madre e tre figli, tutti resi partecipi di tante grazie e segni straordinari.

Cinque anni più tardi, nel 2000, la Magistratura italiana chiuse le indagini assolvendo la famiglia Gregori da ogni ipotesi di truffa, frode e altro reato, stabilendo, con una storica sentenza per uno Stato laico, che solo la Scienza o più probabilmente la Chiesa avrebbero potuto, un giorno, dare forse spiegazione di un fatto riscontrato reale quanto indecifrabile…

La Chiesa ha giudicato quelle lacrime come un intervento di Dio e il papa Giovanni Paolo II ha voluto venerare la Madonnina in Vaticano, tenendosi informato anche sulle apparizioni che hanno accompagnato quel segno di dolore, riconducibile per chi crede alla Passione del Signore.

A distanza di tanto tempo, padre Flavio Ubodi, già padre provinciale dei Frati Cappuccini del Lazio e vicepresidente della Commissione diocesana che indagò la vicenda, porta alle stampe la sesta edizione rivista e aggiornata del volume La Madonna di Civitavecchia. Lacrime & Messaggi (Edizioni Ares, Milano, pp. 216, euro 12).

 

In questo libro, agile come una guida del pellegrino e introdotto da una prefazione del giornalista Riccardo Caniato, autore di un’intervista a Fabio Gregori riportata integralmente in questo sito, si raccontano tutti i fatti salienti della vicenda; comprese le analisi scientifiche, che hanno escluso truffe e manipolazioni, e l’indagine della Chiesa, che, a livello diocesano, si è conclusa positivamente con l’erezione a Santuario della Parrocchia di Sant’Agostino a Pantano.

Documenti di grande valore – tra cui uno scambio di lettere tra la veggente Jessica Gregori e Giovanni Paolo II e la testimonianza dell’allora vaticanista del Tg5 Marina Ricci – danno prova della devozione nascosta del grande Papa polacco, oggi Santo, verso la Madonnina e che egli sapeva anche delle apparizioni.

Solo in questo volume, inoltre, compaiono i testi dei messaggi della Madonna delle Rose dal Cuore Immacolato e Regina delle Famiglie, di Civitavecchia, nei quali la Vergine mette in connessione queste sue visite con le precedenti di Fatima. Il trionfo del suo Cuore Immacolato – dice – passa attraverso la fedeltà delle famiglie nell’unità della Chiesa.

Ma il suggello della nuova edizione è la lunga rara intervista con Fabio Gregori, proprietario della Madonnina delle Lacrime e destinatario con la sua famiglia delle apparizioni e dei messaggi della Vergine. In una testimonianza ampia e veritiera che ha concesso in risposta a tante inesattezze tante volte in tutti questi anni riportate sui media, egli racconta per la prima volta come, presso la sua casa, in modo particolare a lui e a sua figlia Jessica, la Vergine sia anche apparsa e che lo ha fatto per oltre un anno per più di novanta volte nell’urgenza di dare un messaggio.

E il suo invito è di non fermarsi alle lacrime o agli altri segni di cui lui e la sua famiglia sono stati i primi testimoni, ma di ascoltare ciò che la Madonna è venuta a dire per credere in Dio e cambiare con sé stessi il mondo.

Il lettore può così inquadrare l’oggettività del segno delle lacrime in un contesto più ampio, fatto di altri segni ed eventi straordinari tutti verificatesi a corollario del messaggio della Vergine.

E alla luce della grave crisi di fede e umana di oggi, ciascuno può valutarne la portata profetica, dato che la Madonna negli anni 1995 e 1996 (i singoli messaggi portano le date originali degli anni 1995 e 1996 e le ricevute firmate del vescovo) annunciò con chiarezza l’attacco «satanico» [sic] contro la famiglia e contro la Chiesa per la distruzione del mondo e l’inaridimento dei cuori.