Milano, ripristinato il fondo per le scuole paritarie. Vince la verità: le scuole private fanno risparmiare i Comuni

Dopo il dibattito alla fine si è deciso: il Comune di Milano stanzierà un  milione e 600 mila euro alle scuole materne paritarie per completare l’anno  scolastico 2013-2014, di cui 400 mila euro entro la fine del 2013. Dopo i tagli  precedentemente decisi, e che avevano fatto infuriare le opposizioni, il  consiglio comunale ha ripristinato i fondi con un emendamento al bilancio. 

Esulta quindi Matteo Forte, consigliere Pdl-Forza Italia, che dice: «Il  reintegro dei fondi per le derrate alimentari alle materne paritarie private di  Milano è un obiettivo raggiunto con grande determinazione  dell’opposizione».

Forte spiega di avere raccolto «l’appello lanciato da  importanti settori della città, sottolineando più volte in aula il tema e,  soprattutto, richiedendo che le coperture per questa operazione non fossero  individuate nel famoso “tesoretto” che, come ormai tutti sanno, è una presa in  giro. Con questo emendamento ci siamo limitati a garantire fino a giugno 2014 la  prosecuzione di una convenzione che, per alcune piccole realtà, assicura la  sopravvivenza. Il nostro intervento, dunque, è per evitare un grave disservizio  a oltre 7 mila famiglie utenti, che altrimenti si troverebbero per la  strada».

«SINISTRA IDEOLOGICA». Il consigliere insiste anche su un  altro aspetto: «L’approvazione di questo emendamento ha anche l’effetto di  affermare un metodo di governo adeguato al momento di crisi delle finanze  pubbliche che attraversiamo: un contributo comunale di quasi 2 milioni ad un  servizio come le materne paritarie private, genera decine di milioni di risparmi  di risorse pubbliche.

In questo caso, considerando il costo mensile di 560 euro  a bambino che l’amministrazione comunale impiegherebbe per offrire un posto in  un suo asilo, parliamo di un risparmio annuo di circa 40 milioni. Ed è proprio  per questo motivo che la sinistra più ideologica, quella che sta mandando in  dissesto i bilanci comunali, ha remato contro riducendo il contributo previsto  di 2 milioni e 200 mila euro.

Se da un lato, mi dichiaro soddisfatto, dall’altro  non posso non denunciare l’accanimento ideologico di esponenti della Giunta sul  tema. Dopo che Majorino ha deciso il drastico taglio ai servizi per la  disabilità mentale, ha strumentalizzato quest’ultima per giustificare la  sottrazione di risorse già individuate e da destinare alle paritarie private. Mi  auguro solo che, per il capriccio di un assessore, il milione e 600 mila euro,  che comunque siamo riusciti a garantire a queste scuole di infanzia, non  costringa queste ultime a chiedere ad anno in corso ulteriori sacrifici alle  famiglie, già pesantemente massacrate dalle tasse di Pisapia».

 

articolo pubblicato su Tempi.it