Nuova strage dei jihadisti di Boko Haram

Boko Haram leader Abubakar ShekauQuarantacinque morti nel nordest della Nigeria per un attacco armato, probabilmente condotto dai jihadisti di Boko Haram. Ne danno notizia testimoni e fonti ufficiali. L’attacco è stato portato al villaggio di Azaya Kura nello Stato del Borno. Il capo villaggio, Mallam Bulama, afferma di avere contato «45 corpi», ma altre persone potrebbero essere morte nei loro nascondigli, a causa delle ferite (La Stampa.it, 20 novembre).

 
PERSA FIDUCIA NEL GOVERNO 
Nel nord del Paese africano il clima è ormai incandescente. Daniel Kadzai, presidente della sezione giovanile della Christian Association of Nigeria, ha dichiarato: «Abbiamo perso fiducia nel governo federale. Secondo le nostre informazioni, Boko Haram ha giù ucciso 11.213 cristiani», riporta il quotidiano nigeriano

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Daily Post. «E il dato non tiene conto degli attacchi a Mubi, Maiha, Hong e Gombi» (Tempi.it, 20 novembre)
 
DELUSI DALLA COMUNITA’ INTERNAZIONALE
Ad oggi, «oltre un milione e mezzo di persone si ritrovano sfollate a causa dei terroristi. Siamo delusi anche dalla comunità internazionale – continua Kadzai – perché si è rifiutata di occuparsi del pogrom dei cristiani. La loro attenzione è concentrata solo su Iraq, Gaza e Afghanistan, come se i morti della Nigeria non fossero esseri umani».
 
2500 CATTOLICI UCCISI
Secondo una nota inviata all’Agenzia Fides (20 novembre) da padre Gideon Obasogie, responsabile delle Comunicazioni Sociali della diocesi di Maiduguri, con la cattura della città di Mubi, il bilancio delle distruzioni causate da Boko Haram nella diocesi di Maiduguri (il cui territorio comprende gli Stati di Borno, Yobe e alcune aree di quello di Adamawa), parla di più di 2.500 cattolici uccisi; 100.000 fedeli cattolici sfollati; 26 sacerdoti sui 46 operanti nella diocesi sfollati (diversi sacerdoti sono stati accolti da Monsignor Dami Manza, Vescovo di Yola).
 
CONVERSIONI ALL’ISLAM FORZATE
I catechisti sfollati sono 200 mentre le religiose sfollate sono più di 20; oltre 200 sono le ragazze rapite. Più di 50 parrocchie sono state distrutte (alcune più volte) mentre una quarantina sono state abbandonate e occupate da Boko Haram. Su 5 conventi, 4 sono stati abbandonati. Un gran numero di cattolici sono stati costretti alla conversione all’islam contro la loro volontà.

 

Fonte: Aleteia