Occupano le Camere ma non sanno cosa farci dentro

Occupano le Camere ma non sanno cosa farci dentro. Dicono di voler rinunciare all’indennità ma nel week end hanno deciso di accettarla quasi tutta. Dicono di non voler andare ad elezioni ma non vogliono stare al Governo. Sono tutto e il contrario di tutto e se parli di loro ti attaccano.

Dovevano far uscire tutti “con le mani in alto” dal Parlamento, invece si scopre che ci stanno talmente bene che hanno deciso di passare all’occupazione simbolica. Il motivo? Vogliamo lavorare. Peccato che per lavorare devi avere un Governo funzionante, che non si fa perchè loro non vogliono fare niente con nessuno, e neppure vogliono tornare ad elezioni.

Vallo a spiegare che il Parlamento non può votare proposte di legge senza un Governo funzionate, anche perchè a vedere le loro prime proposte di legge presentate non hanno molta voglia di parlare dei grandi problemi come: lavoro, imprese, imu, famiglia. Vorrebbero invece che il Parlamento lavorasse senza Governo per occuparsi di: matrimoni omosessuali, omofobia, transfobia.

Occupano quindi le Camere non per parlare di aziende che chiudono, di debito pubblico, di imposte e tasse, di famiglie che non ce la fanno, della prossima rata dell’Imu o dell’aumento dell’Iva.

Non vogliono parlare dei loro 20 punti, quelli di Grillo in risposta agli 8 punti di Bersani, ma vogliono che il Parlamento possa funzionare senza un Governo per parlare di matrimoni gay e transfobia. Un atteggiamento che mi pare sia adeguato a chi non ha alcun interesse ad affrontare i problemi veri, perchè se fai questo dovresti dire cosa vuoi fare, come vuoi risolvere le questioni, tirare fuori le idee. Cosa molto più difficile di mandare tutti a quel paese.

Fonte: blog di Gabriele Toccafondi