Uccidere mamme e bambini al parco giochi, ucciderli in un modo orribile, ucciderli perché cristiani, il giorno di Pasqua. Almeno 51 delle 69 vittime morte nell’attacco suicida in un parco pubblico di Lahore, nel Pakistan centrale, facevano parte della comunità cristiana, famiglie che festeggiavano la Pasqua in uno dei ritrovi più popolari e affollati, il Gulshan-i-Iqbal Park nell’area di Iqbal Town.
Il kamikaze si e’ fatto esplodere vicino a delle altalene in mezzo alla folla.Una carneficina: 69 morti e oltre 300 feriti alcuni dei quali gravissimi.
La strage è stata rivendicata dai talebani del gruppo Jamatul Ahrar telefonicamente a vari giornali pachistani confermando che “l’obiettivo erano i cristiani, abbiamo voluto mandare un messaggio al Primo ministro Nawaz Sharif: siamo entrati a Lahore”, ha detto il portavoce della fazione, Ehsanullah Ehsan.
I sopravvissuti hanno detto di aver visto i corpi smembrati dalla deflagrazione riversi in pozze di sangue. Per trasportare i feriti negli ospedali sono stati usati taxi e riscio’ che erano parcheggiato all’uscita del parco.
La polizia ha confermato la presenza di un kamikaze e l’uso di sfere metalliche per aumentare l’effetto letale dell’esplosione. Il 15 marzo dello scorso anno due kamikaze sempre del Tehrek-e-Taliban Pakistan (TTP) Jamat-ul-Ahrar, si erano fatti esplodere all’ingresso di due chiese di Lahore vicine fra loro, la cattolica St.John’s Church e la cristiana Christ Church causando 17 morti
Proprio questa mattina nel messaggio pasquale papa Francesco aveva parlato delle “voragini spirituali e morali dell’umanità, ai vuoti che si aprono nei cuori e che provocano odio e morte, e che solo un’infinita misericordia può darci salvezza”. Il Papa dovrebbe parlare del tragico attentato in Pakistan, al Regina Coeli, in Piazza San Pietro.
Fonte: il blog di Costanza Miriano