Povertà in Africa: organizzazione cattolica denuncia politiche abortive e contraccettive

“Inondare il Sud del mondo con contraccettivi e farmaci abortivi, per ridurre la crescita della popolazione, non è la chiave per ridurre la povertà. E’ una soluzione falsa e pericolosa, promossa da organizzazioni come la “Bill & Melinda Gates Foundation”. Inoltre, indurre le donne africane ad assumere tali farmaci costantemente, nella routine, attenta alla loro salute.

 

Ogni risposta alla povertà deve essere messa in campo nel pieno rispetto della dignità dei popoli poveri e non per eliminarli”. E’ quanto afferma l’organizzazione cattolica “Human Life International” (Hli) in una nota inviata all’agenzia Fides, stigmatizzando i programmi di diffusione, lanciati dalla Fondazione Gates, di un nuovo contraccettivo iniettabile in vena, che sarebbe analogo al noto Dmpa (Depo-Provera). A differenza del Depo Provera, che va somministrato da un medico, questo nuovo farmaco si basa sull’auto-somministrazione, tramite iniezione sottocutanea. La Fondazione Gates intende offrirlo a oltre 120 milioni di donne in tutto il mondo, soprattutto in Africa sub-sahariana e in Asia meridionale.

“Quello che non dicono – nota Hli – è che tale ‘soluzione’ comporta la morte dei figli neoconcepiti, può raddoppiare la velocità di trasmissione dell’Hiv e aumentare il rischio di cancro al seno. Inoltre, i contraccettivi progestinici sono associati ad un rischio significativo per i coaguli di sangue e ictus, tutti elementi che danneggiano notevolmente la salute delle donne”.

La pianificazione familiare proposta da organizzazioni come “Planned Parenthood”, secondo principi maltusiani, spinge con forza le comunità afro-americane a limitare la loro crescita, come unica modalità per affrontare la povertà, si afferma. “Ma un fattore determinante – nota Hli – è l’istruzione: le donne hanno il potere quando sono istruite. Uomini e donne hanno bisogno di istruzione e cultura per contribuire al dibattito pubblico e alla formulazione delle politiche sociali”. “La maternità – prosegue – deve essere considerata una vocazione di valore e non un salasso per la società. Solo allora si potranno affrontare e combattere le vere radici della povertà”, conclude Hli. La Fondazione Gates e i suoi partner, hanno lanciato una campagna di 4 miliardi di dollari per il controllo delle nascite in Africa, Asia e America Latina. Human Life International, è un movimento pro-vita con progetti in oltre 80 Paesi del mondo. (R.P.)

Fonte: Radio Vaticana