Vatileaks. Così la stampa si è ridotta a buca delle lettere (rubate)

All’ipocrisia non c’è limite. Sentire il celebrato cronista giudiziario Gianluigi Nuzzi difendersi dall’accusa di ricettazione di documenti rubati, e confluiti in un faticoso lavoro di copia e incolla nel libro che lo sta rendendo ricco, fa sorridere: «Non si tratta di furto, gli originali non sono stati asportati, sono stati solo fotocopiati».

Fonte: Tempi.it